DUE GIORNI COL QUARTO ANNO D’ECCELLENZA DIVENTATI DUE ANNI E ANCORA DI PIù

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La testimonianza di Emanuele Plata di Planet Life Economy Foundation

 

“Nel 2015 assistetti all’inaugurazione del progetto Quarto Anno Liceale d’Eccellenza. Nel 2016 ho tenuto nella “Scuolina” di Rondine una sessione formativa di PLEF. Alla fine dell’anno scolastico, a giugno 2016, tre studenti vennero in PLEF con un’idea di progetto, Tourist in Wonderland, su cui abbiamo lavorato tentando di farla diventare un’impresa.

Da queste esperienze, per l’anno scolastico 2016/2017 con Rondine Cittadella della Pace si ideò di fare un percorso di attività didattica complementare da inserire nel Percorso Ulisse del Quarto Anno, utile a promuovere ispirazioni ed iniziative di neo imprenditoria sociale a ricaduta territoriale. Da questi spunti il modulo Progettualità e Lavoro ha preso forma e si è evoluto e arricchito di incontri e laboratori strutturandosi in tre sezioni differenti e complementari: il percorso svoltosi in aula sulla vocazione individuale con Sara Cirone, le lezioni sulla comprensione del territorio con Paolo Ricotti, e il focus sulla progettazione d’impresa con me.

Che cosa ho visto, sentito, intuito ed imparato?

In assoluto mi ha colpito la maturità di questi giovani, confrontata con quella che ricordo fosse la mia a diciassette anni. Come ho detto a loro, i temi sollevati e a cui hanno contribuito mi facevano chiedere scusa per l’invecchiamento/maturazione precoce che richiedevano. Quando mai a me del ‘47 sarebbe capitato nel ‘64 di discutere di imprese a ricaduta sociale!?! Per la mia generazione il tema principale poteva essere il rapporto con i genitori, mentre i ragazzi del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza sollevano temi quali: Integrazione, Disagio giovanile, Diseguaglianza….

 

Mi sono domandato se era un trend topic, e forse in parte è vero, ma c’è senz’altro un effetto filtro, ovvero questi giovani hanno fatto una scelta ed hanno passato una selezione per partecipare al Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine e questi temi sono evidentemente più forti della media nella loro sensibilità.

Poi ci sono le storie personali, e molti portano storie che motivano sia il disagio che la diseguaglianza percepita. E tutto concorre a fare di questi giovani dei soggetti che si prendono in carico volontà ed ideali alti, umanità superiore ai richiami della tecnologia, ma anche dell’ambiente.

Per passare però da volontà ed ideali all’ideazione e alla progettazione, la strada è stata lunga e difficile. Il nostro programma ricchissimo e i numerosi incontri durante tutto l’anno scolastico ci hanno permesso di lavorare anche sull’ ascolto profondo, il ragionamento, la meditazione, la proiezione di sé oltre gli stereotipi per esprimere con proprietà la propria aspirazione, vocazione e unicità. Imparare ad ascoltare sé stessi per imparare a leggere e ascoltare il proprio territorio, questo è stato un tema forte di intervento, condiviso anche con Paolo Ricotti.

 

Riscoprire le proprie origini, culture ed eredità, e metterle in un confronto dialettico con le realtà di provenienza dei compagni di tutta Italia è stato fondamentale per comprendere la vastità e la ricchezza del territorio italiano, aperto a innumerevoli possibilità di sviluppo e progettualità.

 

In classe è emerso come la dialettica sia un patrimonio più femminile che maschile. Rilevante è la centralità e urgenza di spazi di incontro, confronto e creatività relazionale, tema rilevante in tempi in cui molti risolvono con gli spazi virtuali questo bisogno.

 

Visti i lavori prodotti a conclusione del nostro percorso formativo e a chiusura dell’anno scolastico, data la complessità del lavoro svolto e la metodologia adottata, non posso che affermare di essere profondamente soddisfatto del percorso affrontato dagli studenti. Queste 24 Rondinelle se ne tornano a casa consapevoli del valoro profondo delle parole “progettualità ad impatto sociale” e con un bagaglio di conoscenze che li rende liberi e capace di dare forma e sostanza ad idee e sogni in forma di progetti”.