cecilia barbieri

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LA MIA STORIA

Sono Cecilia Barbieri, una studentessa del liceo delle scienze umane.
Sono una ragazza molto timida e riservata all’inizio, ma una volta che inizio a conoscere le persone mi lascio andare.
Ho molti interessi, tra cui la lettura, il viaggiare e lo scrivere.  Amo le saghe fantasy, gli anime (cartoni animati giapponesi) e sono dipendente dalle serie tv.
Il mio, più che un motto, è una citazione: “Non tutti quelli che vagano sono perduti”.
E’ una frase di Tolkien, dal Signore Degli Anelli, uno dei miei libri preferiti; per me ha un significato particolare e mi accompagna già da un po’ di tempo.
Mi è capitato diverse volte, infatti, di sentirmi persa come se nemmeno io sapessi chi sono o qual è il mio posto, ma questa frase mi ha sempre ricordato che non ero persa, ma stavo “vagando” e che prima o poi avrei ritrovato la via.
Vagare, a volte anche perdersi, non è per forza un male, al contrario, spesso ci permette di scoprire cose che prima ignoravamo.
Sono nata a Monza e vivo ad Arcore, cittadina piuttosto conosciuta per diversi motivi.
Sono brianzola e amo la mia zona e i paesi che ne fanno parte.
L’ area della Brianza e del lecchese è infatti ricca di paesaggi che vanno dalla montagna alla città e dalla collina al lago, di paesi vivaci, parchi naturali e prodotti tipici culinari e non meravigliosi.
L’ economia è piuttosto avanzata e negli ultimi anni si è sviluppata una notevole coscienza ambientale: le fabbriche hanno ridotto l’inquinamento, a Milano si stanno diffondendo le bici a noleggio e Monza può vantare il parco recintato più grande d’ Europa.
Arcore, in particolare, si trova in una “posizione strategica” di questa zona: con pochi minuti di macchina si può raggiungere l’ alta Brianza e con brevi tratti di treno si arriva facilmente a Monza, Milano e Lecco.
Questa zona, ovviamente, ha alcuni difetti che da tempo si stanno cercando di contrastare: Milano, ad esempio, è molto inquinata, questo a causa del traffico e dei sistemi di riscaldamento durante l’inverno, ma il comune cerca di combattere il problema dello smog promuovendo i trasporti pubblici o il servizio di bike-sharing.
Un altro “punto debole” della Lombardia è il sovraffollamento e l’alta densità abitativa, soprattutto nei centri urbani più sviluppati.
Come ho già detto prima i comuni e la regione da anni operano e lavorano per migliorare la regione in tutti gli ambiti e piacerebbe anche a me fare qualcosa per rendere la mia terra più pulita e prospera.
Il perché io abbia scelto Rondine è molto semplice: l’idea di vivere un anno fuori dal comune, di conoscere persone da tutta Italia e da tutto il mondo, di poter sviluppare dei progetti e migliorare il mio territorio e la gente che ci vive, mi ha da subito incuriosito e intrigato.
Vedo Rondine come un “nuovo inizio”, una possibilità di esplorare me stessa e i miei limiti e cercare, con l’aiuto di altre persone e di diversi punti di vista, di superarli.
Spero davvero di tornare da Rondine con una marcia in più e di riuscire a migliorare la mia vita e quella di chi mi sta intorno grazie alle esperienze di quest’anno decisamente fuori dal comune.