LA MIA STORIA
Mi chiamo Umberto Caleca, ho sedici anni e vengo da Marsala, in provincia di Trapani.
Nella mia breve esperienza di vita ho praticato tantissimi sport come il basket, il calcio, il tennis e lo sci, ma soprattutto la pallavolo. Gioco a pallavolo da circa cinque anni e non ho alcuna intenzione di abbandonarla.
Sono un ragazzo estroverso e faccio amicizia quasi con tutti.
Mi piacciono gli anime, cartoni giapponesi, e se non ho niente da fare mi diverto a creare MEME.
Cerco di ispirarmi il più possibile e Julio Velasco, l’allenatore dell’Italia ai tempi della “generazione fenomeni” dal 1990 al 2000. Oltre ad essere un eccezionale allenatore è uno dei migliori mental coach della storia. Utilizzava, infatti, la metafora della pallavolo per dare lezioni di vita ai giocatori e a coloro che lo seguivano.
Questa è la frase che mi ha segnato di più: “È opinione diffusa che chi ha vinto ha fatto tutto bene e chi ha perso ha fatto tutto male. Nello sport non basta fare le cose bene, bisogna farle meglio degli altri.”
Sono nato a Marsala, ma ho vissuto per 10 anni a Patti (ME), un paesino di 15mila abitanti che mi è rimasto nel cuore, soprattutto per i suoi paesaggi collinosi e le vaste campagne nelle quali mi piaceva immergermi e stare in tranquillità nella natura.
Ho scelto Rondine perché volevo approfondire il tema della legalità e corruzione, che purtroppo è un odei problemi che affligge la mia regione. Approfondendo di più questi argomenti potrei capire certe problematiche della Sicilia e, magari, cambiarne l’andamento futuro.
Studenti on air 2017/2018