#QAR SCHOOL IN SICILIA. Brancaccio: il nuovo volto della Speranza – Il racconto di Giovanni

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Il viaggio del #QAR in Sicilia ha dato i suoi frutti.

Ecco il racconto di Giovanni dopo l’esperienza al Centro di Accoglienza Biagio Conte di Brancaccio.
Grazie all’aiuto del Tutor Noam Pupko, Rondine d’Oro e ambasciatore della Cittadella della Pace di Rondine, i ragazzi hanno potuto approfondire la loro conoscenza del fenomeno dell’immigrazione.
Il confronto con i giovani che abitano il Centro, coetanei delle Rondinelle, è stata la chiave di questo incontro.
Punto di arrivo di questo viaggio.

Punto di partenza per i nostri giovani cittadini del presente, ma soprattutto del futuro.

Una nuova tappa, un nuovo volo. 

Il racconto di Padre Pino con un ospite del Centro Biagio Conte

“È una giornata stupenda, il sole splende. La stanchezza dovuta a un risveglio difficile di prima mattina si sospende appena arrivati a
“La cittadella del povero e della Speranza” di Palermo, nel quartiere di Brancaccio. Veniamo subito colpiti dalla grandezza del posto, dalla povertà degli edifici e delle persone accolte dal Centro. Padiglioni stracolmi di persone, perlopiù immigrati, invadono la nostra vista, assieme ai loro vestiti stesi rudimentalmente sui muretti. Siamo accolti quasi subito da Padre Pino che ci racconta in maniera dettagliata e con passione la storia del Centro: la sua nascita, il suo fondatore Fratel Biagio Conte, l’evoluzione degli edifici, l’incremento col passare del tempo delle persone accolte,

Brancaccio

Brancaccio

che ha portato il Centro, oggi, a contare ben tre strutture, quali, “Missione Speranza e Carità”, “Accoglienza Femminile” e appunto “La cittadella del povero e della Speranza”…insomma, una storia davvero toccante. Ascoltando poi le testimonianze dirette di alcuni immigrati e vedendo le attività che gli stessi ospitati fanno, tocchiamo con mano lo spirito della “mission” che guida e avvolge questo luogo e che, come dice il Centro stesso, si sintetizza in “Missione di Speranza e Carità”.

E il turbamento iniziale acquista ora una forma, che è quella della Speranza, perché i nostri occhi sono riusciti a vedere, dietro quelle baraccopoli, delle persone e una Comunità che è in continua espansione grazie ai volontari e alla loro passione.

Giovanni Bellandi

Brancaccio Centro Biagio Conte, Brancaccio