#QAR2. La nostra Bruxelles: il Quarto Anno racconta l’incontro con le Istituzioni europee

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Un viaggio-studio di tre giorni, la visita alla città di Bruxelles, l’incontro con le Istituzioni dell’Unione Europea… tutto visto attraverso gli occhi di 26 diciassettenni che hanno sete di conoscere il mondo e di viverlo da protagonisti del cambiamento: ecco le loro voci il loro racconto di questa nuova esperienza a Rondine:

La visita alle Istituzioni ha permesso di riflettere sui valori di unione, pace e condivisione che reggono l’Europa e sul legame, spesso sottovalutato, che intercorre tra il lavoro continuo delle istituzioni dell’Unione Europea e il normale svolgimento della nostra vita quotidiana.
La cosa più gratificante per noi è stata renderci conto dell’enorme opportunità che abbiamo di studiare a Rondine, Cittadella che in piccolo ricrea il lavoro fremente e porta avanti i valori perseguiti dall’Unione, e di vivere nel confronto con i ragazzi della World House che provengono da tutto il mondo.
È stato grazie a loro e al loro sguardo che ci siamo resi conto delle possibilità che l’Unione ci offre come la libera circolazione di merci e persone, la moneta unica, la tutela della democrazia, la risoluzione dei conflitti in nome di una pace comune.
Allo stesso tempo per gli studenti della World House è stata un’occasione per poter sentire il sentimento di appartenenza che noi proviamo.

Durante la prima giornata abbiamo potuto toccare con mano il lavoro svolto dal Parlamento e della Commissione che ha aperto un momento di confronto e dialogo tra noi che ci ha visti divisi in teorie diverse sulle possibilità di sviluppo di questa.
Altrettanto significativo è stato l’incontro con un funzionario dell’European External Action Service che ci ha mostrato l’importanza della regione del Caucaso nella promozione del dialogo e della pace tra area europea e asiatica, crediamo sia straordinario rendersi conto di come a volte sono i “piccoli pezzi” di mezzo ad essere decisivi per l’armonia dell’assetto generale.
Allo stesso modo e per lo stesso motivo è stato decisivo incontrare un rappresentante del Comitato delle Regioni che, coinvolgendo in particolare tutti i ragazzi del Quarto Anno, ha potuto mostrare il valore che le singole regioni hanno in Europa e, a fronte di questo, quante opportunità finanziarie vengono loro destinate per il sostegno e lo sviluppo e in che modo sia possibile un contatto diretto con le Istituzioni Europee.

La tappa conclusiva del viaggio-studio è stata al Parlamentarium, il museo della storia dell’Unione Europea, che ha apportato maggiore valore alle giornate precedenti perché ha mostrato l’intero percorso, alle volte anche difficoltoso, fatto dall’Unione: dal buio della guerra alla luce della speranza per un mondo libero e unito.

La grandezza di questo viaggio, ne siamo certi, è il ritorno a “casa” arricchiti di nuove riflessioni e ancora più della voglia di portare avanti la nostra sfida per un mondo migliore.