Chi è lo Studente del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine? Leggi la lettera di Benedetto e diventa uno studente dell’ a./s. 2017/2018
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Chi è lo Studente del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine?
La storia di Benedetto Mucci, un nostro studente di 17 anni proveniente dal Liceo Niccolò Copernico di Prato, ci aiuta a rispondere a questa domanda. Spesso giovani curiosi, aspiranti Rondinelle del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine ci chiedono: come selezionate i ragazzi del Quarto Anno? Quali sono le qualità che uno studente deve avere per entrare a far parte del #Qar?
Diventare studente del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza non è una cosa da tutti. Ogni ragazzo è unico e speciale, ma lo studente che cerchiamo è un giovane capace di riconoscere le piaghe che affliggono la propria città, il proprio territorio. Un giovane che è in grado di coinvolgere i propri coetanei intorno ad un tema importante che gli sta a cuore. Un giovane che non ha paura di impegnarsi in prima persona per risolvere i problemi che affliggono la propria società. Un giovane in grado di fare azioni concrete, di far sentire la propria voce. Un giovane che può essere di esempio ad altri giovani, affinché sappiano che hanno il potere di farsi sentire, anche a 17 anni!
No, non è un super eroe che cerchiamo, ma un giovane che conosca il significato delle parole “cittadinanza attiva” e voglia condividerlo con gli altri. Per realizzare i propri progetti e cambiare la propria realtà – per sogno o per bisogno – entriamo in gioco noi e il nostro Quarto Anno Liceale d’Eccellenza, un anno di scuola ricco di stimoli, incontri, viaggi e opportunità di crescita. Un anno in cui progettare e mettere a punto quel “Progetto di Ricaduta Sociale” portatore di cambiamento.
Leggi la lettera di Benedetto e diventa uno studente del #QAR 2017/2018.
“Era novembre 2015 quando io e altri 15 ragazzi abbiamo deciso di creare un gruppo nella scuola che si concentrasse e facesse attività sul tema della legalità. Questo gruppo è nato dalla curiosità, dalla voglia di conoscere e approfondire argomenti che molto spesso sono trascurati nelle ore in classe. Ci siamo interessati a molte tematiche, dall’immigrazione alla lotta contro la mafia al gioco d’azzardo. Informandoci, studiando e discutendo si è accesa in noi la voglia di passare al concreto, di non lasciare che i discorsi restassero in aria. Da allora abbiamo iniziato a portare avanti le nostre attività durante le assemblee, con spettacoli teatrali e seminari di formazione incentrati su molti problemi che affliggono la nostra società.
Era facile lasciarsi spaventare dall’apparente indifferenza del mondo, ma abbiamo voluto credere che i nostri desideri avessero un senso, che fossero importanti per la costruzione di un mondo più umano.
All’inizio eravamo disorganizzati, troppo caotici, non sapevamo bene come muoverci. Abbiamo perso pomeriggi a parlare senza riuscire a decidere nulla. Poi abbiamo capito che non erano pomeriggi persi. Abbiamo capito i nostri errori e da lì siamo ripartiti. E abbiamo sentito che crescevamo. Umanamente e come gruppo. Fino al giorno in cui abbiamo capito di poter far sentire la nostra voce, sensibilizzare gli animi. Questo significa avere una grossa responsabilità, un peso prezioso che siamo felici di condividere tra tutti.
Poco tempo fa abbiamo visto Francesco Totti come testimonial in una pubblicità del gioco del lotto. Siamo rimasti tutti un po’ sorpresi, proprio perché questo gioco apparentemente innocuo può diventare una vera dipendenza. Questa scelta da parte di Totti, così attivo in ambito sociale, sempre al fianco dei più deboli, proprio non ce l’aspettavamo. Prato è la seconda città italiana per numero di slot machines, e il fenomeno della ludopatia da noi sta assumendo delle dimensioni drammatiche. Per questo siamo rimasti così colpiti.
Così abbiamo deciso di scrivergli una lettera. Non per attaccarlo o colpire la sua immagine in qualche modo, ma per chiedergli di rivedere la sua posizione. Perché per noi lui è un esempio. La sua immagine è forte, è un campione amato e seguito da tanti ragazzi e la sua azione può fare davvero la differenza. Gli abbiamo scritto perché speriamo un giorno di poter lottare insieme contro il gioco e la ludopatia. Sappiamo che in Italia il gioco è legale e regolamentato, ma dietro l’azzardo c’è un giro di interessi economici che pesano sulla debolezza delle persone. Perché il gioco può creare una dipendenza gravissima, come quella di droga e alcool, che distrugge la vita di migliaia di persone e ancora non se ne parla abbastanza.
Da settembre frequento la mia quarta liceo a Rondine Cittadella della Pace. Qui ho possibilità di arricchirmi, di percepire stimoli nuovi che non avrei potuto trovare in nessun altro luogo. La mia mente è piena zeppa di idee nuove che voglio riportare nel mio gruppo quando a giugno tonerò a Prato. Durante questo anno sto maturando la consapevolezza di quanto sia importante l’azione concreta e che anche il più piccolo gesto può fare la differenza. Sto imparando ad essere efficace in ogni mia azione. Quello che sto vivendo al Quarto Anno Rondine non è un semplice anno di scuola, ma è come un viaggio con dentro tanti altri viaggi. Sto riempendo la mia valigia di incontri unici, sentimenti e momenti di vita condivisi con la mia nuova classe. Studio, consapevolezza, crescita e azione. Sono queste le parole chiave del mio #QAR”.
Benedetto Mucci
Studente del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine
a./s. 2016/2017