
Ciao sono Andrea, frequento il Liceo Classico e vengo da Barletta, una città della Puglia.
Ho scelto Rondine per mettermi in gioco, scoprire cose nuove che mi permettano di crescere, uscendo dai confini della mia città. Vorrei poter dare un contributo per migliorare il mio territorio, risolvendo le criticità ambientali e sociali presenti.
Mi affascinava molto la possibilità di partecipare a un progetto di crescita che mi permettesse di conoscere culture diverse e nuove strategie per sradicare le ingiustizie, le violenze e le guerre e che, allo stesso tempo, mi aiutasse a scoprire i miei talenti, la mia vocazione professionale, le mie passioni e i miei sogni.
Sono un ragazzo molto sensibile, curioso e solare, mi piace scherzare e far ridere gli altri; riuscirci mi riempie il cuore di gioia. Amo la natura, gli animali, viaggiare, il cinema, la musica, il ciclismo e la barca a vela.
Varcata la soglia della Cittadella della Pace ho notato subito un clima di familiarità in cui si viene apprezzati semplicemente per quelli che si è. Considero Rondine un’enorme fortuna per poter sperimentare un contesto diverso da quello a cui ero abituato a vivere quotidianamente. La nostra esperienza consiste specialmente nell’imparare a conoscere noi stessi mediante attività mirate con formatori specializzati. Questo percorso mi sta aprendo nuovi orizzonti e mi sta dando la possibilità di conoscere, approfondire e lavorare su molti aspetti di me stesso, alcuni dei quali sono emersi dalle nuove relazioni che si sono create con i miei compagni. Sto imparando a chiarirmi le idee sul mio futuro e, anche se non so ancora con certezza cosa vorrò fare nella vita, sono sicuro di voler realizzare qualcosa che mi permetta di lavorare in collettività e di aiutare gli altri.

Ciao, mi chiamo Pietro e sono di Padova, città che mi è sempre piaciuta e che ho sempre sentito come accogliente. Ho scelto questa esperienza perché mi incuriosiva molto ed ero insoddisfatto di molti aspetti della mia quotidianità.
Sono un ragazzo piuttosto sportivo e amo andare in montagna, luogo che trovo estremamente bello.
Sono venuto qui nella ricerca di un ambiente stimolante, nuovo e vario, vedendolo come una grande opportunità di crescita.
Infine mi ha sempre attratto molto l’incontro con nuove culture e la vita comunitaria, altro aspetto che mi ha spinto a scegliere Rondine.

Ciao a te che stai leggendo, sono molto contenta di poterti trasmettere un po’ di me e di Rondine. Sono Virginia Vesci ed ho diciassette anni. Vengo dalla Lombardia.Ho scelto di avventurarmi qui per le proposte diverse ed interessanti: didattica innovativa, formazioni di ogni tipo, vivere con la world house… ma la grande risposta è che avevo bisogno di cambiare, sapevo che era arrivato per me il momento di mettermi in gioco, iniziare un cammino e smettere di essere insoddisfatta per colpa delle mie paure. E quale posto migliore se non Rondine Cittadella della Pace per affrontare il conflitto con me stessa? Ovviamente non credete che sia una medicina, non ho trovato la risposta a tutto, ma riesce a darmi la forza per camminare verso la “farmacia”. Del mio percorso qui mi manca ancora tanto, ma se c’è una cosa di cui sono sicura è che è importante imparare a stare nel momento: vivere le persone, i conflitti, le diversità e cercare sempre di andare oltre i nostri limiti.

Ciao a tutti sono Khady Tall, vengo da Sassari, una città situata nel nord della Sardegna, frequento
il liceo scientifico, ed è proprio a scuola che mi hanno presentato il progetto del Quarto Anno.
Ho scelto di iscrivermi perché trovavo bella l’idea di stare in mezzo a ragazzi che provenissero da tutte le parti del mondo e da culture diverse, cosa che amo tanto, e perché volevo cambiare contesto. Per quanto io conduca una vita tranquilla a Sassari, a volte ho l’impressione che mi stia un po’, forse tanto, stretta. Da 5 mesi ho intrapreso il cammino più faticoso ma più soddisfacente che io avessi mai potuto intraprendere. Non so cosa mi aspettassi da questa esperienza, ma tutto ha un senso. Tra alti e bassi lavoro su me stessa, non in modo superficiale e frettoloso, ma in modo profondo e meditato. Sono cambiata tanto in poco tempo e sto facendo un lavoro che forse nel corso della mia vita, senza quest’esperienza, non avrei fatto. Sono ventriquattro ore su ventiquattro sottoposta a stimoli che migliorano tutti i lati del mio carattere e che me ne fanno scoprire altri. Sono molto contenta dell’esperienza che sto facendo e non vedo l’ora di godermi i momenti che verranno.

Buongiorno a tutti, mi chiamo Mirko e vengo da Livorno. Ho 17 anni e frequento il liceo scientifico sezione scienze applicate. Ho scelto di frequentare il Quarto Anno a Rondine per avere la possibilità di conoscere meglio me stesso, gli altri e tante realtà diverse. A Rondine impariamo a stare nelle relazioni e gestire in maniera innovativa e divertente come gestire i conflitti e trasformarli in energia positiva. Il percorso dà la possibilità di capire che cosa si vuole veramente e che cosa ci cerca, insegnandoci che ciò che conta non è la mera performance ma la volontà di dare il proprio contributo, nella società e sul proprio territorio.

Salve, sono Anna Santini, vengo da Poppi, un piccolo borgo in provincia di Arezzo, ho quasi diciotto anni e frequento il liceo scientifico.
Ho deciso di iscrivermi a Rondine per iniziare un percorso di crescita, fare nuove esperienze e conoscere tante nuove persone.
Avere la possibilità di vivere questo anno nella realtà di Rondine è una fortuna immensa: ogni giorno è una pagina bianca che viene colorata e segnata da un gesto, da una parola o da una persona.
A Rondine impari ad aprirti con l’altro e con il mondo, nonostante le tue paure e le tue insicurezze.
Terminata quest’esperienza e il liceo mi piacerebbe intraprendere studi nell’ambito medico, anche se non so quali di preciso, ma sicuramente tra qualche mese saprò meglio quale direzione dare alla mia vita.

Salve io sono Leonardo, vengo da Arezzo, frequento il liceo delle scienze applicate, gioco a basket e sono un ragazzo che si sente quando c’è, che è un modo carino per dire che faccio molto rumore. Nella mia stanza non può mai mancare un po’ di musica di sottofondo infatti.Adoro leggere, infatti descriverei l’aver scelto di venire a Rondine con una frase di Calvino:”leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà”.È uno dei motivi per cui sono qua, farmi stupire, stravolgere le cose.Ho scelto Rondine per riuscire a portare attraverso un cambiamento dentro di me un cambiamento a casa mia dove a volte mi sono trovato stretto.Nel mio futuro è proprio questo che vorrei, portare un cambiamento, piccolo o grande che sia riuscire a migliorare qualcosa.

Mi chiamo Aurora, ho 18 anni e vengo da Pistoia.
Quando ho conosciuto Rondine stavo attraversando un brutto periodo e la mia vita era diventata la solita routine, così ho scelto di cogliere questa opportunità come un segno per rivoluzionare la mia vita.
Questa esperienza mi sta cambiando in modo radicale. Sto imparando ad affrontare le mie paure e ad aprire gli occhi su realtà che prima non mi interessavano ma che mi riguardano in quanto cittadina del mondo.
Non so cosa farò dopo questo anno, è molto incerto il mio futuro. So solo che continuerò a vivere come solo Rondine mi ha insegnato: “qui ed ora”.
E tu in quale direzione vuoi andare per essere felice?

Io sono Chiara e frequento il liceo delle Scienze Umane a Cuneo, in Piemonte. Vivo in un paesino più piccolo in cui ci sono solo campi, animali, stradine sterrate, qualche casa qua e là e un fiume.
Vorrei potervi descrivere le mie infinite e indefinite personalità, ma ci metterei troppo e vorrei limitarmi a una semplice caratteristica mia: l’essere indecisa, motivo per cui non ho la minima idea di cosa voglio fare da grande.
E quindi eccomi qui, a cercare un po’ più di certezze.
Ma non solo. Volevo intraprendere qualcosa di nuovo, imparare e conoscere.
E io sapevo che Rondine, su di me, avrebbe fatto tanto e sí, lo sta facendo.

Mi chiamo Diego, vengo da Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, ho 17 anni e frequento il Liceo Scientifico. Ogni volta che mi viene chiesto perché ho scelto Rondine ho una nuova risposta in mente: dal voler dare una svolta positiva alla mia vita, a scoprire cosa c’è oltre quello che era il mio orizzonte, dal voler conoscere nuove persone e culture, al voler conoscere me stesso. Devo dire che se questi sono i miei obiettivi, allora sto avendo successo. A Rondine sto scoprendo cosa vuol dire essere in relazione con gli altri, grazie ad una parte essenziale della nostra quotidianità che è la convivenza, la quale mi aiuta a conoscere l’altro ma anche me stesso. In futuro voglio continuare ad applicare quello che sto imparando qua per creare un progetto che possa contribuire al miglioramento del mio territorio. Se dovessi descrivere cosa sto vivendo sceglierei una canzone: “ma se rimani a casa non sai cosa ti perdi, il primo passo è andare e non restare fermi”.

Ciao, sono Matteo! Vengo da Mondovì, una cittadina ai piedi delle Alpi piemontesi, nella provincia di Cuneo, dove frequento il Liceo Classico. Durante le mie giornate mi piace scrivere e leggere. Ho scelto il Quarto Anno a Rondine perchè sentivo il bisogno di scoprire un nuovo modo di abitare me stesso ed il Mondo. Sentivo che la complessità di ciò che mi circondava non poteva limitarsi ai miei orizzonti, che per respirare davvero la vita dovevo mettermi in gioco. È così che mi sono lanciato dentro questa densissima esperienza. Lungo l’anno ho avuto grandi sorprese: ho imparato come comportarmi di fronte ai miei dubbi, come trasformare le mie ferite, ho conosciuto ragazzi venuti da tutta Italia e da molte regioni di conflitto che mi hanno trasmesso il significato di vivere con l’altro. Ora la mia sfida è capire cosa cerco nella mia vita, così da scegliere consapevolmente un percorso universitario e poi lavorativo che mi realizzi a pieno. Penso che Rondine sia un anello fondamentale nella mia formazione e le relazioni che ho stretto qui saranno fra le più profonde della mia vita.

Ciao! Sono Veronica, dalla Lombardia mi sono spostata in Toscana per questo anno, perchè avevo voglia di scoprire, di andare oltre alla realtà che conoscevo, di vivere a pieno e di provare a saziare la mia fame di conoscenza. Ho scelto Rondine perché volevo capire e capirmi, perché voglio scegliere la vita e farla generare, non voglio limitarmi a vivere passivamente.
Sto imparando tantissime cose su di me e sul mondo, mi sto interrogando con i miei compagni riguardo all’umano e sto traendo le mie conclusioni dopo aver ribaltato molte delle mie credenze. Qui sto imparando ad apprezzare le piccole cose che la vita mi pone davanti ogni giorno, ma anche ad affrontare i problemi e i dolori che essa mi pone davanti. Dopo Rondine vorrei intraprendere un percorso nell’universitá di scienze politiche per poi diventare una giornalista che tratta di questioni sociali e geopolitiche, per dare voce e informazione a tutti.

Ciao sono Emma, ho 17 anni, frequento il Liceo Scientifico e vengo da Pergine Valsugana, una cittadina vicino a Trento. Ho scelto Rondine per tentare di capire cosa può fare una ragazza come me in un mondo dalle dinamiche così complesse. Qui ho scoperto che per capire cosa posso fare per il contesto in cui vivo devo partire da me stessa, conoscendomi e imparando a gestire le dinamiche che vivo quotidianamente, quelli che a Rondine chiamiamo i nostri “conflitti”. Se prima pensavo al mio percorso di vita come una strada da percorrere, ora ho capito che, a volte, quello di cui abbiamo bisogno è semplicemente fermarci e scavare, cercando di andare a
fondo di noi stessi e di ciò che stiamo vivendo in questo momento. Rondine è una di quelle esperienze che ha segnato un prima e un dopo nella mia vita. Per la prima volta, infatti, mi sono dovuta domandare “chi sono” dietro a quello che faccio, cercando un “perché” che sia un filo rosso nella mia vita. Dal futuro non voglio aspettarmi nulla, perchè un’altra cosa che impariamo qui è “vivi qui e ora”. Ed è proprio così: voglio vivere il momento, respirare a fondo il presente, godermi appieno questo percorso e quelli che verranno cercando di rimanere sempre coerente rispetto alle mie idee e circondarmi di persone che, come quelle che ho incontrato qui, non solo riempiano di luce le mie giornate ma con cui condividere i momenti di buio. Rondine mi ha insegnato cosa vuol dire insegnare, nel senso di “lasciare un segno nella vita delle persone” ed è questo quello che mi porterò dietro in futuro: i segni di 31 persone che, sono sicura, mi accompagneranno per tutta la mia vita.

Mi chiamo Matilde, ho 18 anni e vengo da Alghero,una cittadina sulla costa sarda. Ho sempre sentito il bisogno di uscire dalla mia realtà per provare qualcosa di nuovo, ampliare le mie conoscenze e fare nuove esperienze. A Rondine ho trovato tutto questo e anche di più. Sto imparando a capire chi sono e dove voglio andare, sto affrontando le mie paure, conoscendo il mondo e le sue diversità e mi sto divertendo tantissimo imparando anche a vivere lontana da casa. Dopo quest’anno, quando tornerò a casa, spero di riuscire ad affrontare la quinta con lo stesso spirito con cui sto affrontando quest’anno per poi riuscire a realizzare i miei obbiettivi studiando psicologia forense all’università e magari un giorno lavorando nei RIS. Ogni giorno è una pagina bianca e qua a Rondine sto creando il mio miglior ritratto.

Ciao a tutti, sono Leonardo e vengo da Udine.
Negli anni ho sviluppato diverse passioni tra cui le scienze umane, il volontariato e la musica, che è stata una costante lungo tutta la mia vita. A Rondine sto ritrovando me stesso, avendo la possibilità di aprirmi e approfondire molti temi di attualità e universali, utili per il futuro e per la mia consapevolezza del mondo che mi circonda. In futuro vorrei approfondire quelle che sono le mie passioni e lavorare in campi di attivismo e innovazione.

Ciao a tutti, sono Anna vengo da Udine, Friuli-Venezia Giulia. Quando ho scelto Rondine non sapevo veramente alla ricerca di cosa fossi, però una realtà così ricca di diversità mi stupiva e interessava.
Durante questa esperienza, seppur di pochi mesi, mi sono resa conto di come è cambiato il mio punto di vista. Ho scoperto di non aver capito interamente cosa volesse dire mettersi in gioco finché non sono arrivata qui e ho partecipato alle sfide che mi venivano proposte quotidianamente. Mi sono accorta di vivere le relazioni con l’altro e con me stessa in maniera molto più profonda e speciale rispetto a quanto facessi prima, anche se non è sempre qualcosa di comodo e semplice. Per quanto riguarda il futuro, non ho ancora capito o scelto a cosa vorrei dedicare la mia vita, ma ogni giornata mi regala nuovi spunti di riflessione. Rondine mi dà la possibilità di riscoprirmi ogni giorno, di incuriosirmi e di lanciare lo sguardo oltre nuovi orizzonti grazie agli spunti e alle opinioni non solo degli educatori, ma soprattutto dei miei compagni di classe, assieme ai quali sto vivendo questa bellissima avventura.

Ciao, sono Elena, vengo da Corleone, nell’entroterra della Sicilia. Perché ho scelto Rondine? Per la voglia e il bisogno di cambiamento, sia in me che nella mia routine quotidiana. Non sapevo bene cosa aspettarmi da questa esperienza, avevo solo la speranza di trovare qualche stimolo in più e l’ho trovato all’interno di questo piccolo e tranquillo borgo toscano fatto di relazioni e in cui si incontrano le differenze. Così mi sono ritrovata a condividere la mia quotidianità con persone diverse ma simili a me e tra loro, persone che col tempo sono diventati amici, che sto imparando a conoscere e insieme alle quali sto crescendo e maturando in un clima di solidarietà e condivisione unico nel suo genere. È buffo come una possibilità spuntata casualmente sul mio sentiero sia diventata una realtà così importante per la mia crescita.

Ciao, mi chiamo Sofia, ho diciassette anni e frequento il Liceo delle Scienze Umane di Empoli. Amo scrivere, leggere, imparare e trascorrere attimi con le persone che amo. Un anno fa ho scelto di prendere in mano la mia Vita e stravolgerla dal fondo, sfidando i muri costruiti nel tempo. Rondine per me è una sfida. Ci si sente accolti in un luogo sconosciuto, di una bellezza rara e preziosa, che non avresti pensato di desiderare così tanto prima di viverlo. Qui ho trovato uno spazio nel quale le mie ferite e fragilità sono accolte e amate, così come ogni mia caduta sorretta. Uno degli insegnamenti più preziosi che ho appreso a Rondine è stata probabilmente la cura e l’attesa. Avere cura dell’Altro significa prenderlo per mano e “accompagnarlo alle sue sorgenti”. Tra qualche anno vorrei poter guardare indietro e riuscire a scorgere la bellezza dell’Altro con lo stesso sguardo con il quale ho scrutato le persone che abitano un anno della mia vita.

Ciao! mi chiamo Angelica, frequento il liceo Ancina, indirizzo Scienze Umane, di Fossano.
Quando ho conosciuto il Quarto Anno avevo voglia di cambiare, vedere posti nuovi, conoscere altre persone, altre realtà, altre culture. Ho pensato che Rondine fosse il posto giusto e il tempo mi ha dato ragione.
Qui sto imparando tanto sul mondo e su di me, ogni giorno è uno spunto di riflessione o l’input per nuove domande, è un posto dove crescere insieme.
So che Rondine avrà un ruolo fondamentale nelle future decisioni che prenderò. Non so ancora cosa vorrò fare in futuro, mi piacciono le materie umanistiche e vorrei una professione che mi permettesse di stare a contatto con le persone, viaggiare e che non smettesse mai di incuriosirmi.

Ciao, mi chiamo Luca Gasperi, frequento il Liceo Scientifico Scienze Applicate e vengo da Fano, una città relativamente piccola nelle Marche.
La scelta di venire a Rondine è stata fatta di pancia, la soddisfazione per la decisione presa l’ho infatti provata solo dopo l’arrivo. Il mio è stato un po’ un salto nel vuoto, guidato dalla curiosità e dalla voglia di un’esperienza nuova e diversa.
Descrivere all’esterno quello che si fa e che si prova a Rondine è difficilissimo.
Sto vivendo infatti un anno pieno di stimoli, un insieme di alti e bassi che al di fuori del borgo non si trovano.
Per quanto riguarda quello che farò dopo quest’anno le idee stanno diventando sempre più chiare, ma preferisco sempre non condividere i miei piani per il futuro.

Ciao a tutti! Sono Michela, ho 17 anni e vengo da Vittoria, una cittadina barocca nel sud della Sicilia. Frequento il Liceo delle Scienze Applicate, anche se ho sempre avuto un debole per la letteratura e per la scrittura. Scrivere è una delle cose che mi piace fare di più, perché racchiude altre tre mie grandi passioni: il viaggio, il cinema e la musica. Quest’ultima è diventata ormai il simbolo della mia esperienza qui a Rondine, perché ogni volta che penso a qualcosa che unisce il gruppo mi vengono sempre in mente i momenti in cui cantiamo, suoniamo e balliamo tutti insieme.
Per me la musica è sempre stata simbolo di un traguardo personale:a 12 anni mi sono messa in testa che volevo imparare a suonare la chitarra elettrica, così da quattro anni suono una Fender come quella di Jimi Hendrix. Questa esperienza rappresenta al massimo la mia voglia di mettermi in gioco, la stessa che mi ha spinto a fare domanda a Rondine, e la stessa con cui ogni giorno cerco di trarre ogni cosa, bella o brutta che sia, da quest’esperienza. Perché, se c’è una cosa che ho capito in questi ultimi mesi, è che si può imparare qualcosa di prezioso sia dai momenti belli che da quelli meno belli.
Da grande mi piacerebbe seguire degli studi letterari, e avere la possibilità di smuovere qualcosa nel mondo attraverso la scrittura, diffondendo il messaggio di pace che ogni giorno guida la mia esperienza qua a Rondine.

Ciao, io mi chiamo Sara, ho 17 anni e vengo da una cittadina in provincia di Terni chiamata Orvieto.
Ho scelto di fare il Quarto Anno a Rondine perché la mia città e la mia vita quotidiana non mi bastavano più, avevo il forte desiderio di confrontarmi con nuove persone, storie e punti di vista, sperando che questo mi avrebbe aiutata ad essere più consapevole e fiduciosa nelle mie capacità.
Qui ogni giorno è un’occasione per mettermi in discussione e scoprire nuovi lati di me. Una delle cose più importanti che sto imparando è l’importanza di valorizzare ed accogliere le proprie debolezze, accettandole e rendendole punti di forza.
I miei compagni di classe sono parte indispensabile del mio percorso, qui sto capendo come le relazioni che viviamo ogni giorno ci portano una ricchezza enorme e ci aiutano a capire chi siamo e come possiamo dare il nostro contributo nel mondo.
Ho molti dubbi su cosa vorrò fare dopo Rondine, ma so che mi piacerebbe restituire quello che sto imparando qui e i cambiamenti che sto vedendo avvenire in me al di fuori di questa realtà.

Ciao, mi chiamo Feroza e vengo da Prato, una città situata in Toscana. Ho 18 anni e la mia vita prima di conoscere Rondine non era monotona, era molto piena, piena di cose da fare, piena di persone, piena di nuove esperienze eppure sentivo che mancava qualcosa e quel qualcosa l’ho scoperto proprio qui. Avevo bisogno di un momento per fermarmi, fare un bel respiro; in un mondo così veloce è difficile prendersi il tempo per conoscersi e conoscerlo. Rondine è un luogo sicuro dal quale poter analizzare la realtà, è un posto che mi ha rimessa in gioco, alimentando la mia voglia di cambiare le cose. I miei compagni di viaggio sono persone che non avrei mai immaginato di incontrare essendo tutti così diversi l’uno dall’altra, ma siamo qui perchè abbiamo un desiderio in comune: trovare il proprio posto nel mondo. Avevo perso la mia bussola e mai avrei pensato di ritrovarla in un piccolo borgo ad Arezzo. Questa esperienza è una continua sfida, e ciò non fa altro che arricchirci continuamente. Dopo Rondine vorrei proseguire gli studi, la medicina è la mia più grande passione e anche se non so esattamente dove sarò in un futuro, sono convinta che una parte di me sarà fiorita in questo posto.

Ciao, sono Noemi, vengo da Casalguidi,un paesino di Pistoia e ho 18 anni. Ho scelto Rondine perché volevo respirare la Vita, perché sentivo di stare stretta dentro me stessa. Ora sto condividendo dolori, gioie e paure con altri coetanei, cosa che non mi sarei mai aspettata di fare. In futuro vorrei far qualcosa nel mondo dell’arte,del teatro/cinema,della psicologia,vorrei perdermi in musei e viaggiare sorseggiando un caffè stretto in una mano.

Ciao mi chiamo Beatrice, vengo da Torvajanica, una località marittima in provincia di Roma, ho diciassette anni e frequento il Liceo Classico. Ho scelto di venire a Rondine per dare una svolta alla mia vita, conoscere nuove persone e scoprire aspetti di me stessa che credevo non potessero essere parte della mia persona. A Rondine sto capendo il vero significato della parola “relazione”, perché quando convivi con una persona impari a conoscerla ma soprattutto a conoscere te stessa. La citazione “Raccontandoci, capiamo chi siamo” rappresenta la nostra quotidianità, ovvero intraprendere un dialogo con l’altro, stando così in relazione e conoscendo noi stessi. In futuro vorrei rimanere nell’ambito relazionale estendendolo all’estero, collaborando con persone di culture diverse ed esplorando così il mondo.

Ciao, sono Biagio e vengo da Mazzarrone: un piccolo paesino della Sicilia in provincia di Catania. Ho scelto il Quarto Anno Rondine perché, nonostante mi sentissi bene nella mia scuola, volevo sempre di più imparare a conoscere il mondo. “E sei andato a Rondine? In un borgo delle campagne aretine?” Lo so, la scelta può sembrare azzardata ma vi assicuro che ciò che sto studiando e le persone che sto conoscendo mi fanno viaggiare ogni giorno in un luogo nuovo. Per questo ritengo che la bellezza di Rondine
risieda nelle persone che vivono il borgo arricchendolo ogni giorno di più. Non so cosa farò una volta finito il liceo, ma sono sicuro che la mia scelta dipenderà tanto da Rondine, perché questa realtà mi sta donando uno dei momenti più belli della mia vita. L’unico modo per capire cosa può darti quest’esperienza è viverla mettendoti in gioco; perché sei tu il protagonista della tua storia!

Ciao, sono Antonio, vengo da Cagliari, in Sardegna, e frequento il Liceo Scientifico Internazionale presso il Convitto Nazionale.
Rondine è arrivata nella mia vita in un periodo difficile in cui avevo bisogno di cambiare aria e respirare a pieni polmoni qualcosa di nuovo. Sono venuto qui proprio per questa novità, questa diversità così affascinante che non si trova in nessun altro posto.
Ľesperienza che sto vivendo è unica, mai mi sarei potuto aspettare di trovare persone così differenti tra loro come nella nostra classe e mai mi sarei potuto immaginare che questo abbozzato mucchio di gente proveniente dai contesti sociali, familiari e scolastici più vari potesse diventare un gruppo così unito. Ed è proprio in questa classe, che pian piano si è creato uno spazio di condivisione e ascolto quotidiano.
Dopo Rondine e dopo il liceo vorrei diventare un medico, la cura dell’altro è un punto che spesso mettiamo in evidenza quando parliamo delle dinamiche del nostro gruppo ed è qualcosa che vorrei fare nel concreto rendendolo un impegno di tutti i giorni.

Ciao, mi chiamo Teresa, ho 17 anni vengo da Roma e ora sto vivendo un anno speciale qui a Rondine.
Ho deciso di lanciarmi in quest’avventura perché a casa mi sentivo di fare poco per cambiare ciò che non mi piaceva, la mia vita stava diventando monotona, e quindi ho visto in questo posto immerso nella natura e pieno di persone nuove una tappa della mia vita. Ho deciso di andare via da casa per vivere un anno in un convitto con tante nuove persone che piano piano stanno diventando sempre più importanti.
Rondine sta smuovendo tante parti di me che non sapevo di avere, mi sta dando la voglia e la forza per sognare tante altre avventure.
Non so cosa farò “dopo Rondine” però so che sarò una persona diversa, cambiata, e che quest’anno mi ha insegnato e mi insegnerà ancora tantissime cose che mi aiuteranno in futuro.

Ciao, sono Benedetta, ho 17 anni e vivo a Piacenza in Emilia Romagna. Quando sono venuta a conoscenza dell’esistenza di Rondine ne sono rimasta colpita e ho pensato che partecipare al Quarto Anno fosse la spinta di cui avevo bisogno.
Ciò che sto vivendo qui è difficile da descrivere, solo standoci dentro lo si può capire.
E’ un mix di emozioni, nuove esperienze, tante attività e cose da fare che stimolano ogni giorno me e i miei compagni portandoci ad uscire dalla nostra comfort zone e a riflettere sui mille temi proposti.
Quello che farò dopo questo anno è per me ancora un piccolo grande punto di domanda, insomma altro su cui riflettere.
Per ora so solo che una volta a casa prima di tutto dovrò riabituarmi alla città trovando un nuovo equilibrio tra la “nuova” me, cambiata dall’esperienza vissuta, e la realtà in cui sarò di nuovo immersa dopo un anno di lontananza. E in più sarò impegnata con il progetto di impatto sociale su cui stiamo già lavorando.

Mi chiamo Ginevra, vengo da un paese della provincia di Cuneo, in Piemonte. Di casa conservo il ricordo delle montagne, i sentieri che ho percorso, il sapore genuino del cibo cucinato in famiglia.
Sono venuta a Rondine, un borgo che contiene il mondo, per trovare un significato e dare significato a questo cammino. Cercavo una comunità di cui sentirmi parte integrante. Ora che vivo l’esperienza del Quarto Anno Liceale a Rondine sto imparando a riscoprire la cura per l’altro e la condivisione di uno spazio in cui posso sentirmi fragile, ma anche fiduciosa delle mie capacità, sicura del passo da compiere e allo stesso tempo svuotata di ogni certezza. Mi piace che possiamo prenderci del tempo per guardare in noi e poi al mondo.
Nella realtà complessa che ci prepariamo ad affrontare voglio prendere parte a una ONG,dedicarmi agli aiuti umanitari e progetti di sviluppo, conservando quella visione dell’umano integrale che qui viviamo ogni giorno.

Ciao, sono Martina, vengo dalla provincia di Bergamo, in Lombardia, e frequento il Liceo delle Scienze Umane.
Quando ho conosciuto Rondine ero stanca di vivere la mia routine; sentivo il bisogno di cambiare e da subito mi ha incuriosita l’ambiente internazionale di Rondine dato dalla presenza della World House. A Rondine ho iniziato a lavorare su me stessa, ma anche a conoscere e capire meglio il mondo che mi circonda, così nel tempo il mio entusiasmo per questa esperienza è cresciuto ancora di più.
Penso che la parte più complicata, ma anche la più bella, di questa esperienza sia vivere insieme perché ci permette di confrontarci costantemente e di instaurare relazioni profonde in pochi mesi.
Quello che si vive qui è qualcosa di unico: siamo 31 persone completamente diverse, ma c’è qualcosa che in fondo ci lega tutti, qualcosa che ancora non saprei definire con chiarezza, ma che spero di scoprire alla fine di questo anno scolastico.

Ciao, io sono Gloria, frequento il Liceo Scientifico, leggo ad alta voce, ascolto molta musica, in camera mia c’è sempre un incenso acceso e sottolineo con l’evidenziatore qualsiasi frase mi trasmetta qualcosa che trovo sui libri che hanno un buon profumo.
Vivo in un paesino in provincia di Cuneo, Chiusa di Pesio, uno di quei posti sperduti di cui la gente non conosce il nome e in cui si vedono sempre le solite facce in giro. In un luogo del genere la mentalità degli abitanti non si evolve tanto velocemente quanto il mondo intorno e ci si sente incastrati dagli stereotipi che ancora modellano le opinioni che gli altri hanno di te.
D’altro canto, la limitatezza delle opportunità offerte spinge i giovani a darsi davvero da fare per trovare la propria strada e, in questo modo, li aiuta a crescere.
Ho scelto Rondine perché ho bisogno di nuovi volti, quadri, storie e per poter ascoltare quel tono di voce che hanno le persone quando parlano con trasporto perché sono innamorate di ciò che raccontano.

Ciao sono Elisa, per gli amici Joycy, sono di Asti, in Piemonte, e il mio motto è “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza” di Nino Gramsci.
Ho scelto Rondine perché spesso mi sono trovata disorientata e frustrata di fronte alla realtà, c’è sempre più difficoltà a confrontarsi nei dibattiti a causa, spesso, della violenta polarizzazione sui temi. Sono qui quindi per trovare le mie risposte, ma anche nuove domande e acquisire strumenti per impattare positivamente sul mio territorio, in cui, ad oggi, i giovani vengono perlopiù ignorati.
In me, fin da piccola, spicca un forte senso di giustizia e una parola per descrivermi è “appassionata”: a ciò che succede nel mondo, alla musica, alla storia e filosofia e ad oggi alla vita.
Voglio consigliare questa esperienza a tutti i ragazzi e ragazze disposti a mettersi in discussione, capirsi per trovare il ruolo più adatto a loro nel cambiamento verso una società più umana e più sostenibile.

Ciao a tutti! Mi chiamo Sofia e frequento il Liceo delle Scienze Umane “Vasco Beccaria Govone” a Mondovì , ma abito a Ceva una piccola cittadina in provincia di Cuneo.
Sono una ragazza molto solare e non proprio timida,mi piace conoscere nuovi luoghi e persone anche se ci metto molto a fidarmi.
Ho origini peruviane e sono stata adottata da molto piccola ma mi piace molto raccontare le mie origini. Il posto in cui abito ora non mi piace granché,fortunatamente lo rendono più bello le persone che mi circondano ma per il resto è un ambiente con una mentalità non troppo aperta,apprezzo però molto la bellezza dei paesaggi della mia valle.
Amo le lingue infatti parlo francese,spagnolo e un po’ di inglese. Una delle cose che mi piace di più fare è l’animatrice e strappare un sorriso ai bambini.
Il mio motto è “color esperanza” ovvero quante sfumature di colori ci sono per sperare in un mondo migliore. Ed è anche il titolo della canzone della mia vita.
Ho scelto Rondine perché voglio imparare a migliorarmi e poter migliorare ciò che mi circonda avendone una consapevolezza con persone che mi circondano hanno una sensibilità molto simile alla mia.

Ciao a tutti, io sono Simona e vengo da Grosseto.
Mi reputo una ragazza curiosa e piena di voglia di fare, sempre in cerca di nuove avventure. Tra le attività che amo maggiormente spiccano la lettura, la scrittura e il viaggio. Quest’ultimo l’ho scoperto solo un anno fa, quando sono partita per uno scambio culturale in Irlanda, dove ho messo distanza fra me e la mia vita a Grosseto, riuscendo così a osservare da un altro punto di vista la Simona che ogni mattina si svegliava, faceva colazione e andava a scuola.
Quando leggo una frase che risuona con una parte del mio essere la dimentico difficilmente e questo mi ha portato a collezionare nel corso della mia vita un numero forse eccessivo di motti. Da Terenzio a Simone Weil a Maestro Shifu di Kung Fu Panda, ma una su tutte l’iscrizione che si trova sul tempio di Apollo a Delfi “Nosce te ipsum”.
Ho scelto Rondine perché cerco qualcosa di diverso, di dinamico e ricco di esperienze. Spero di riuscire a crescere e a trovare veramente me stessa perché solo dopo aver fatto chiarezza in me stessa posso aiutare il mondo.

Ciao a tutti! Mi chiamo Federico e vengo da Nimis, un paesino a nord di Udine, in Friuli Venezia Giulia.
Ho la fortuna di avere nella mia regione delle bellissime montagne, le Alpi Giulie, così una delle mie più grandi passioni sono le camminate in montagna, soprattutto sulle Alpi, e in generale la vita all’aria aperta che sia in tenda, in rifugio o solo per un’escursione.
Questa mia passione è nata nel tempo grazie al gruppo scout Tarcento 1, che mi ha dato la possibilità di sperimentarla e che ormai da sette anni è la mia seconda casa, tanto che ora presto servizio come capo scout.
La motivazione che mi ha spinto a provare ad accedere al bando di selezione e poi effettivamente aderire al progetto Quarto Anno Rondine è stata l’occasione di crescita che questa esperienza poteva offrirmi.
Un’esperienza che è l’opportunità di migliorarmi, di poter trovare un tempo e un luogo fatto a mistura per migliorarmi e poi portare questa esperienza a casa mia.

Ciao a tutti! Sono Sofia e vengo da Udine, in Friuli Venezia Giulia.
Sono una ragazza molto curiosa e mi piace coltivare interessi diversi: lettura, pianoforte, yoga e cucina vegana sono alcuni tra questi. Sono in continua ricerca di nuovi stimoli e a volte la realtà provinciale in cui vivo mi risulta un po’ stretta: questo mi ha portato, nel tempo, a cercare esperienze fuori dalla mia regione, come il volontariato internazionale e la corrispondenza con gli amici di penna internazionali.
Nonostante ciò, sento il bisogno di portare un cambiamento all’interno della mia città e questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a scegliere Rondine, che spero possa aiutarmi a far sentire la mia voce, nonostante la timidezza che a volte mi ostacola nel prendere per prima l’iniziativa.
Il motto che ho scelto è “I sogni sono il seme del cambiamento. Nulla cresce senza un seme e nulla cambia senza un sogno”. Il mio obiettivo quest’anno è di iniziare a coltivare questo seme, per poi aiutare chi mi circonda a fare lo stesso, facendo così nascere una rete di verde.

Ciao a tutte e tutti! Mi chiamo Giulia, frequento il Liceo Scientifico e vengo da Cagliari, una città non molto grande caratterizzata da un vento perenne, dai colori brillanti di cui tutto si tinge nelle giornate di sole e dai bellissimi edifici del centro storico.
Mi definisco una persona solare, ma credo molto nel valore del silenzio e spesso ho bisogno di stare sola. Allo stesso tempo però ritengo l’ascolto di coloro che mi circondano una ricchezza inestimabile.
Il mio motto è “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”, una frase molto semplice e apparentemente ovvia con un carattere universale che nel tempo mi ha sempre accompagnata, una sorta di regola d’oro.
Pensavo di aver scelto Rondine solo per il carattere internazionale del progetto e per allontanarmi dalla mia quotidianità. Una volta arrivata qui ho capito che quest’esperienza è anche quello ma c’è di più: questo percorso mi aiuterà a conoscermi meglio e vedere con occhi diversi ciò che mi circonda e che prima non ero in grado di vedere.

Ciao a tutti, sono Giacomo Parini, vengo da Prato e frequento il Liceo Scientifico.
La mia è una città ricca di persone provenienti da varie parti del mondo e storie molto diverse tra di loro; nonostante questa enorme risorsa, la città presenta qualche criticità, soprattutto verso il tema del rispetto ambientale.
Per quanto riguarda me, sono una persona molto attiva, a cui non piace stare troppo con le mani in mano infatti cerco sempre di riempire la mia giornata con tante attività oltre alla scuola, come ad esempio gli scout, l’oratorio, il catechismo e il basket. Amo molto la natura e camminare in montagna, oltre a essere un gran appassionato di sport.
All’inizio volevo venire a Rondine semplicemente perché avevo visto quanto alcuni miei amici che hanno fatto questa esperienza erano cambiati. Informandomi meglio sul progetto mi ha affascinato molto l’idea di potere essere agente di cambiamento nella mia città e anche di venire a contatto con modi di pensare diversi dal mio.

Ciao a tutti mi chiamo Giovanni e vengo dalla città di Pistoia, una bella cittadina di campagna qua in Toscana.
Il mio motto è “Carpe diem” poiché mi piace vivere la vita dando il mio 100% in tutte le situazioni, buttandomi su cose sempre nuove e senza accumulare rimorsi.
L’arte e in particolare la musica e la letteratura sono le mie più grandi passioni, mi permettono di viaggiare da tutte le parti perfino dentro di me dalla comodità di casa od un comodo divano.
Un’altra mia passione è viaggiare, esplorare e camminare in città e posti a me sconosciuti, scoprire la bellezza di ciò che c’era prima, di ciò che c’è sempre stato e ciò che c’è ora. Sono un avventuriero.

Sono Carlo Martinico, ho 17 anni, vengo da Trapani, una città situata nella Sicilia Occidentale e frequento il Liceo Scientifico Internazionale ESABAC. Questo Liceo è come uno scientifico ordinario, con l’aggiunta dello studio della lingua e letteratura francese e della storia in lingua francese attraverso la metodologia CLIL.
Amo molto le lingue straniere, ho una grande passione per il rugby e adoro la musica e suonare la chitarra classica.
Perché ho scelto di venire a Rondine? Sarò sincero: inizialmente ero molto attratto dall’idea del « Quarto Anno Liceale d’Eccellenza » e a dirla tutta era quello il mio fine, anche il primo giorno all’interno della Cittadella della Pace. Poi ho scoperto che Rondine era molto più di questo: é un‘opportunità. É quell’opportunità che si presenta una sola volta nella vita e che è in grado di fare la differenza.
Venendo a Rondine ho capito che finalmente avrei avuto la possibilità reale di conoscere me stesso e di migliorare, ma soprattutto di entrare in contatto con culture e realtà differenti dalla mia.

Ciao a tutti, mi chiamo Elisabetta Martinelli e sono una studentessa della provincia di Bergamo, in Lombardia. Vivo e studio in una piccola cittadina di nome Albino e frequento il Liceo delle Scienze Umane.
Mi ritengo una ragazza solare, anche se un po’ timida inizialmente, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e realtà da conoscere, per questo ho numerosi hobby tra cui lo sport, la musica o la letteratura.
Ho scelto Rondine perché ho visto nel progetto del Quarto Anno una grandissima opportunità per uscire dalla mia quotidianità e sperimentare attività ed esperienze nuove, inoltre, dopo quasi due anni di pandemia, ho sentito la necessità di cambiare completamente ambiente e conoscere nuove persone provenienti da realtà completamente differenti dalla mia.

Ciao! Sono Giulia Loni e vengo da Iglesias, una vecchia città regia nel sud-ovest della Sardegna, tra il mare e le vecchie miniere. Ho 17 anni e frequento il Liceo Classico a Carbonia.
Sono una persona molto creativa e curiosissima, mi definirei anche piuttosto dinamica: mi piace trovare nuovi hobby e spendere il mio tempo in modo sempre diverso. Alcune costanti però sono: prima di tutto il mio gruppo scout, l’Iglesias 1, che è stato ed è una parte importantissima della mia vita; nel 2019 ho anche partecipato, in West Virginia al Jamboree, un evento internazionale, dove ho conosciuto lo spirito scout nella sua essenza e come tutto il mondo lo vive.
Poi c’è il teatro: non solo amo andarci ma ho fatto tanti anni di recitazione, canto e danza classica e l’emozione di stare su un palco penso sia una delle più belle che si possano provare.
Il mio motto è “Lascia il mondo un po’ migliore di come lo hai trovato” questa frase la sento molto vicina e sembra tanto grande, è vero, ma se si inizia ad applicarla nelle cose piccole e nella vita di tutti i giorni si può accogliere davvero come una guida.

Ciao, piacere!
Sono Emma, vengo da Monza, in Lombardia, frequento il Liceo Classico e se mi chiedessero di descrivermi risponderei che mi sento un cuore in fiamme.
Mi considero infatti una persona desiderosa di stimoli, curiosa, affamata di trarre qualcosa da tutto ciò che ho la possibilità di incontrare nel mio percorso perché sono convinta che qualsiasi persona, situazione, ambiente o esperienza possa darmi qualcosa se mi pongo in ascolto.
Questa propensione tuttavia mi porta a volte a lasciarmi sommergere dalle vicende e dalle emozioni di chi ho vicino e questo, in un contesto accelerato e performativo come il territorio da cui vengo, mi ha creato alcune difficoltà e scompensi.
Credevo di essere venuta a Rondine per acquisire strumenti nuovi tramite i quali poter essere incisiva una volta tornata a casa, ma ho capito che in realtà sono qui perché avevo bisogno di cambiare aria e imparare a respirare la speranza.
Il mio motto è “Menti libere, in liberi corpi, in libera terra”, che vuole significare “la strada per la tua serenità, per la nostra serenità come esseri umani, come abitanti del nostro Pianeta, esiste, non dimenticare mai che puoi scegliere qualcosa di diverso da ciò che hai sempre fatto e, se senti di non poterlo fare, lotta perché la situazione cambi, urla il tuo dissenso, sii elemento di cambiamento. Se l’obiettivo è essere felice, ne vale sempre la pena”.

Ciao a tutti!
Sono Sofia e vengo da Vittoria, una città in Sicilia.
Sono una ragazza determinata, energica, appassionata, sempre pronta ad immergermi in nuove esperienze e a farmi contagiare dall’ottimismo e dalle conoscenze delle persone a fianco a me. Ho tante passioni che coltivo sin da bambina e che negli anni hanno anche definito la mia persona, mi hanno fatta crescere e mi hanno portata a migliorare il rapporto con me stessa.
La mia più grande passione è senza dubbio la musica. Canto da quando ero piccolissima, sono cresciuta tra lo Zecchino D’Oro e il coro di voci bianche Mariele Ventre di Ragusa e questo mi ha dato la possibilità di conoscere persone, realtà, mondi anche molto diversi dal mio, ma tutti accomunati da questo unico e magico linguaggio universale.
Oltre al canto amo l’arte in sé: suono il pianoforte da quattro anni, amo andare al cinema e a teatro, leggere libri e poesie e ho una grande passione per la fotografia.
Sono una viaggiatrice incallita e mi perderei per ore nei musei, nelle chiese, per le vie delle città e nei mercati dei paesi che visito.
Penso che l’espressione di Terenzio “Homo sum humani nihil a me alienum puto” rappresenti il mio percorso in Azione Cattolica, iniziato all’età di sei anni e che continua sino ad oggi con l’esperienza del Msac (Movimento Studenti di Azione Cattolica). Sono cresciuta radicata nel valore della legalità e nel ricordo di personalità come Falcone, Borsellino, Peppino Impastato, Don Pino Puglisi.
Ho scelto Rondine perché penso mi possa dare gli strumenti per conoscermi meglio, trovare il mio posto nel mondo e quindi essere poi capace di fare concretamente qualcosa per la mia terra, partendo dai miei valori che spero di consolidare durante questo anno.