
Sono Riccardo Arneodo ho 17 anni e frequento il liceo scientifico, opzione scienze applicate, presso l’istituto Torricelli-Ballardini di Faenza, in provincia di Ravenna. Ho scoperto Rondine grazie a mio padre che dopo avermi ascoltato attentamente riguardo ai miei bisogni, prima come persona e poi come studente, ha trovato questa occasione, più unica che rara. Mi definisco una persona curiosa cui piace il nuovo e mettersi in discussione. Queste caratteristiche hanno trovato corrispondenza con Rondine e insieme con la necessità di allontanarmi da casa hanno accresciuto la voglia di provarci. È poco più di un mese che faccio parte di questa classe ma sono già cambiato molto e ciò mi fa sentire libero e staccato dalla monotonia quotidiana. Immagino che il tempo sarà la valuta più preziosa e non vedo l’ora di scambiarla continuamente con esperienze ed emozioni nuove. Sono sicuro che quest’anno sarà fondamentale per la crescita della mia persona e per lanciarmi nell’avventura chiamata vita.

Ehilà, sono Karen Belfiore, vengo da Robilante, un piccolo paesino in provincia di Cuneo, Piemonte, e frequento il liceo scientifico ordinamentale. «Non arrenderti, finché non avrai raggiunto il tuo obiettivo», questa è la frase che mi porto dietro fin da piccola. Sono una persona molto curiosa, adoro guardare le stelle e scoprire cose nel mondo che ancora non hanno ricevuto la giusta attenzione. Sono qui a Rondine perché neanche nelle stelle più luminose avevo trovato un punto di partenza da dare a me stessa; avevo bisogno di uscire nel mondo, conoscere persone e ridipingere su una tela bianca, tutto ciò di me che, con determinazione, voglio portare nel mio futuro. Sognare in grande, qui, non è un difetto; magari un giorno lavorerò in politica anche se so che ci vogliono tanti, tantissimi, minuscoli e allo stesso tempo enormi passi per arrivare alla vetta e io sono disposta a farli uno per uno.

Ehilà, a te che leggi. Sono Arianna, ho 17 anni e vivo ad Arezzo dove frequento il liceo delle Scienze umane. Amo la musica e la lettura, infatti camera mia è tappezzata da poster di band e cantanti e le mie mensole non reggono più il peso di tutti i libri che ci sono. Durante il mio terzo anno di superiori ho scoperto Rondine un po’ per caso. Ero entrata in un loop di brutte giornate e sentivo di aver bisogno di un cambiamento, uno stimolo. E così, grazie anche a una persona che mi ha spronato a mettermi in gioco, ho mandato tutti i documenti e aspettato. Ora che sono qui mi sembra tutto surreale e incredibile. Ma ogni cosa ha anche i suoi contro e bisogna farci i conti. La paura di esprimermi è la prima sfida personale che mi si è posta di fronte e che grazie a Rondine spero di poter interpretare e sfruttare al meglio. Quindi, se senti che l’altezza ti fa paura guarda il cielo è fai quel passo avanti, perché potrebbe cambiarti la vita.

Ciao, mi chiamo Viola, vengo da Genova, ho diciassette anni e frequento il Liceo Classico. Mi piace il mare e ascoltare le storie delle altre persone. Ho scelto di venire a Rondine perché sentivo la necessità di lavorare sulle mie insicurezze e consolidare i miei punti di forza per poi condividerli con il prossimo. Credo che un ambiente così propositivo come Rondine possa essere la giusta occasione per intraprendere un percorso di crescita personale. Ho idee molto confuse riguardo il mio futuro e mi aspetto che Rondine possa aiutarmi a capire quali siano realmente i miei interessi per permettermi di fare scelte più consapevoli nelle piccole e grandi decisioni che dovrò affrontare. Da quando sono a Rondine non ho trovato delle risposte ma ho imparato a pormi delle domande e credo che questo sia già un grande traguardo.

Ciao, mi chiamo Denise, ho 17 anni e vengo da Perdasdefogu, un piccolo paese nel sud-est della Sardegna. Sono una ragazza riflessiva e solare, che adora il teatro, la lettura, la musica, cantare e collezionare frasi. Tra queste c’è un pensiero di Walter Bonatti: «La montagna più alta rimane sempre dentro di noi». Mi ha colpito perché ho sperimentato che è la verità, per questo ho scelto di frequentare il Quarto Anno a Rondine; volevo mettermi in gioco, conoscere persone nuove e fare una nuova esperienza. Ho deciso di provare a migliorare il mio modo di relazionarmi agli altri, di provare a crescere come persona e di accogliere una sfida, per me molto difficile: stare lontana da casa, dai miei cari, dai luoghi e dalle persone che frequento sin da quando sono piccola e che mi hanno vista crescere. Non so cosa farò ‘da grande’ però spero di tornare a casa e alla mia vita, migliorata, più consapevole di me stessa e capace di mostrare agli altri la persona che sono, anche con le mie complessità. E poi chissà…

Ciao a tutti, mi chiamo Camilla Chidolu, vengo da Lanusei, un piccolo paesino nel centro della Sardegna. Mi piace molto il mare, ma soprattutto viaggiare. Sono una ragazza solare ed empatica e una frase che accompagna le mie giornate è: «Rendi la tua vita il tuo capolavoro». L’anno scorso, a dicembre, la nostra scuola ci ha presentato il progetto Rondine e sin da subito mi sono interessata a questo. Rondine era per me una possibilità di crescita personale, potevo andare incontro a una nuova realtà, volevo conoscere meglio me stessa, ma soprattutto, essendo una ragazza molto estroversa, avevo la possibilità di conoscere altri ragazzi/e, di instaurare nuove amicizie, e insomma tutto questo mi ha spinta a credere sino in fondo in questo progetto. Ora, finalmente, quello che sembrava solo un sogno è diventato realtà e posso assicurarvi che non mi sono affatto pentita della mia scelta. Rondine è diventata una casa e subito ho potuto notare un ambiente familiare, dove nessuno viene giudicato per quello che è, e dove, appena varcata la soglia, le etichette vengono automaticamente eliminate. Sono qui da pochissimo, ma già sento di essere cambiata sotto tantissimi punti di vista. Per il rientro non so davvero cosa aspettarmi, in realtà a Rondine ogni giorno è una sorpresa, ma so per certo che, alla fine, tutta l’esperienza mi formerà sotto vari aspetti e sarò una persona completamente diversa, più matura e responsabile.

Ciao a tutti sono Emma, ho 17 anni e frequento il liceo delle scienze umane Niccolò Forteguerri di Pistoia, la mia città. Sono una ragazza molto carismatica e solare, piena di dubbi e insicurezze ma sempre pronta a mettersi in gioco, soprattutto per i propri ideali. Ho scelto di frequentare il Quarto Anno Rondine in un periodo molto particolare della mia vita, nel quale stavo mettendo in dubbio molti aspetti che riguardavano me stessa. Quando mi è apparsa davanti l’opportunità di un progetto che mi poteva offrire il cambiamento del quale avevo bisogno ho subito capito che Rondine era la giusta strada per iniziare tutto. Da quando sono qua ho riflettuto molto su come mi sono sempre approcciata al mondo, sia al mio mondo interiore, sia a quello che mi circonda, capendo che forse non mi sono mai posta le domande giuste. Sto imparando piano piano a usare nuove chiavi di lettura per leggermi dentro e soprattutto per leggere il mondo in cui viviamo. Sul mio futuro sono molto incerta, quello che so per certo è il “qui ed ora” e quello che voglio in questo momento. Adesso voglio cercare di prendere e dare il massimo in questa esperienza. Uscita da Rondine cercherò di applicare il più possibile le mie conoscenze apprese qui in ambito sociale, quello che mi sta più a cuore.

Ciao a tutti, mi chiamo Giada, ho 17 anni e sono di Palermo. Frequento il liceo delle scienze umane Danilo Dolci. Mi definisco una ragazza solare, ambiziosa, molto curiosa e sempre disponibile per chi ha bisogno, ma sono anche molto testarda, disordinata e tremendamente abitudinaria. Il mio motto è: «piedi in terra, occhi in cielo». Penso che nella vita bisogna sempre puntare in alto e seguire i propri sogni, ma ricordare sempre da dove si viene e ricordare i propri valori. Ho scelto Rondine perché cercavo nuovi stimoli, nuove esperienze e nuove amicizie. Volevo conoscere nuove realtà, mettermi alla prova, cambiare le mie abitudini e la mia solita routine. Rondine mi è subito sembrato il luogo più adatto dove fare esperienza e dove poter arricchire il mio bagaglio culturale. Mi aspetto di uscire da Rondine come una persona nuova, di trovare nuove amicizie, di conoscere me stessa e di riuscire a cambiare qualcosa nella mia città.

Ciao a tutti. Io sono Giovanni Daga, ho 17 anni e vengo da Alghero, una piccola cittadina in Sardegna. Sono un ragazzo molto sportivo e vivace, a primo impatto potrei sembrare introverso ma una volta presa confidenza mi apro molto. Amo il mare e tra i miei principali hobby ci sono la pesca, il surf e il basket: la mia più grande passione. Mi è sempre piaciuto viaggiare e l’idea di fare un anno fuori mi ha sempre interessato. Insoddisfatto di alcuni aspetti della mia vita quotidiana ero alla ricerca di cambiamento, di nuovi stimoli e così ho deciso di intraprendere questa nuova esperienza, che ho scoperto grazie a mia sorella, Rondinella d’Oro. Dopo Rondine, spero di tornare in quinta molto più motivato, più sicuro di me e con le idee più chiare su cosa voglio fare in futuro.

Ciao, sono Serena, ho 17 anni e vivo a Trento, anche se in realtà mi ritengo più che altro una cittadina del mondo, perché ho origini pugliesi, calabresi, siciliane e io stessa sono nata e vissuta per 10 anni a Milano. Uno dei motivi per i quali ho deciso di intraprendere quest’esperienza forse è proprio questo: la necessità di sperimentare, vivere, scoprire realtà diverse e nuovi modi di fare le cose e Trento stava diventando troppo piccola per contenere la mia voglia di scoperta. Infatti, sono una persona che ha bisogno di cambiare aria ogni tanto, togliermi dalla comfort zone che periodicamente mi creo, conoscere persone nuove, luoghi, tradizioni, modi di fare e scoprire, poi, ciò che tutto il ‘nuovo’ mi ha dato senza che neanche me ne rendessi conto. Mi piace molto passeggiare da sola, ma anche stare tranquilla in un parco con i miei amici, sono un’appassionata di serie tv e film, ma soprattutto mi piace scrivere: grazie alla scrittura riesco a fare ordine tra i miei pensieri e mi fa stare meglio nei momenti difficili. Uno dei miei più grandi problemi è che spesso, quando la gente mi chiede di descrivermi con degli aggettivi, non sono mai sicura, perché purtroppo mi sto rendendo conto di non conoscermi come dovrei. Infatti, la mia speranza nei confronti di quest’anno è di imparare a conoscermi e capire meglio la mia persona.

«Nessuno può tornare indietro e ricominciare da capo, ma chiunque può andare avanti e decidere il finale». Ciao a tutti, mi presento con questa frase perché racchiude il significato di ciò che mi ha spinto a intraprendere questo viaggio. Sono una ragazza che ha perso la propria strada per un po’, senza imboccare quella giusta. Rondine mi sembrava il posto ideale per ricominciare una vita piena di soddisfazioni, rivincite personali ed esperienze di crescita. Sono Giorgia Degioanni, vengo da Mondovì, in provincia di Cuneo, e frequento il liceo scienze umane sezione Rondine. Quando ho conosciuto il progetto Quarto anno Rondine, non ne capivo a pieno il potenziale, finché sono entrata in questo mondo. Un mondo che mette in relazione l’esteriorità e l’interiorità di te stesso e che ti mette in comunicazione con altre persone che provengono da tutto il mondo. Spero che quest’esperienza possa regalarmi emozioni forti, una nuova famiglia, conoscenze profonde e una crescita personale.

Ciao a tutti, sono Doronzo Mariaurora, vengo da Barletta (Puglia) e sono una ragazza molto ambiziosa. Rondine per me è stata una scoperta casuale e che mi ha risollevata da un buio troppo profondo; credo molto nel tipo di istruzione che possa darmi e in ciò che possa offrirmi: un percorso di introspezione e conoscenza dell’altro, in cui vengono messi in gioco difficoltà e coraggio da ambo i lati. Da quando ho iniziato il mio percorso sto imparando a rispettarmi e ad ascoltare maggiormente i miei tempi e i miei bisogni, per stare meglio. La frase che ripeto sempre a me stessa è «The echo of eternity», per ricordarmi che ciò che voglio fare nella vita è lasciare un segno, un impatto, e ogni giorno cerco di aggiungere un tassello.

Ciao, mi chiamo Luigi Favini, vengo da Padova e la mia più grande passione è progettare e costruire oggetti in grado di risolvere un problema. Ho scelto di venire a rondine perché avevo capito che è un luogo dove ognuno è ascoltato e accettato per quello che è. Mi aspettavo che Rondine fosse un luogo aperto, dove i professori ascoltano ognuno e dove le persone sono messe al primo posto. Non ho trovato questo, ho trovato molto di più, ho scoperto gli sguardi delle persone, ho visto in ogni mio compagno la voglia di migliorare, di sperimentare e di capire il prossimo e le sue difficoltà. Oggi sto vivendo momenti bellissimi e significativi che mi stanno segnando molto ma non è facile vivere tutto il giorno con i propri compagni di classe, per quanto siano persone magnifiche; i conflitti non mancano.

Ciao a tutti, sono Francesca, e vengo da un piccolo paese vicino a Cuneo. Sono una ragazza allegra, socievole, un po’ disordinata e con la testa fra le nuvole. Amo far sorridere chi ho accanto, il sole, le olive, viaggiare e stare in compagnia. Ho scelto Rondine per una voglia di cambiamento e soprattutto perché mi ha subito colpito l’approccio innovativo della scuola. Mi fa arrabbiare pensare che alcuni giovani stiano male per la scuola, sapere che molti si sentano sempre sotto pressione o in ansia. Grazie ai ragazzi che ci hanno presentato il progetto ho capito che la mia scuola ideale coincideva con quella di Rondine. Credo che grazie a Rondine imparerò a conoscermi meglio, a curare di più le mie relazioni e a far caso ai minimi particolari. Inoltre, penso che mi aiuterà a capire i diversi punti di vista delle cose, anche i più nascosti.

Ciao, mi chiamo Anna, anche se tutti mi chiamano Annina. Frequento il liceo delle scienze umane, amo i fiori, i colori, le ciliegie, osservare le persone e ogni loro minimo movimento, è una cosa che mi affascina. Vivo a Follonica una piccola cittadina sul mare, in Toscana. Non mi dispiace come città e la sua monotonia, allo stesso tempo, mi annoia e mi rassicura. Sono venuta a Rondine perché avevo il bisogno di trovare un luogo dove potessi mettere in gioco le mie capacità, avevo questa foga, furia di fare qualcosa per questo mondo e di cercare di migliorarlo ma non sapevo come, o meglio, non sapevo da dove iniziare e Rondine è il posto giusto per realizzare tutto ciò. Così avrei risposto qualche mese fa, ora invece, da quando sono a Rondine ho cominciato a conoscermi, ad accogliere tutte le mie emozioni, tutti i miei pensieri, le mie preoccupazioni e mi sono resa conto di quanto io non mi conosca. Per migliorare il mondo prima devo capire e migliorare me stessa e questo mi sembra già un buon punto di partenza.

Ciao a tutti, mi chiamo Nourhen Khenissi, ho 17 anni e vengo dalla Tunisia. Sono il tipo di persona che ama davvero leggere perché quando leggo i libri mi sembra di vivere in un altro mondo; amo la musica, le chitarre, fare nuove amicizie, imparare qualcosa di nuovo, inoltre amo ballare perché quando ballo tutte le cose brutte che non mi fanno stare bene se ne vanno. Ogni volta che ho la possibilità di aiutare le persone faccio tutto il possibile e credo che anche con un piccolo gesto tutto possa trasformarsi in una cosa buona, questo è quello che mi insegna mia madre: sii buona, sii gentile, sii potente, abbi pazienza e ambizione. All’inizio non sapevo cosa fosse esattamente Rondine: è stata una sorpresa per me da parte di un gruppo di amici italiani. Parlarne con loro, farmelo spiegare, non è però la stessa cosa rispetto a quando sono arrivata e ho iniziato a vivere questa esperienza. Per me questa esperienza è una delle cose più belle che abbia mai vissuto. Rondine mi aiuta a sapere chi sono e cosa voglio e mi aiuta a prendere le decisioni giuste e a vedere il mondo in modo positivo, qui mi sento come se fossi a casa.

Ciao, sono Rita, vengo da Rho, una città in provincia di Milano, e frequento il liceo delle scienze umane. Sono una ragazza estroversa, curiosa, pronta e sensibile. Mi piace stare in mezzo alla natura, suonare, recitare, e vivere momenti che mi facciano sentire viva. In ogni giornata sono alla ricerca di attimi, azioni, gesti che mi ricordino che questa vita è il più grande dono che i miei genitori mi abbiano fatto. Il mio motto infatti è «Carpe diem». Rondine è stata la cosa giusta al momento giusto. Quando ho saputo del progetto ero persa, senza una meta da seguire nella mia vita e alla ricerca di un mondo scolastico che mi facesse sentire accolta e apprezzata. Poi, però, ho capito che Rondine era molto più di tutto questo. A Rondine sto imparando a cercare connessioni con parti di me che credevo morte, sto imparando a pormi domande nuove in modo diverso e a gestire meglio la mia personalità e le relazioni con i miei compagni di viaggio.

Sono Arianna Maggi, ho 17 anni e vengo da Ponte dell’Olio, un piccolo paesino di campagna, in provincia di Piacenza, Emilia Romagna. Inizialmente, venire a Rondine, era un enorme azzardo per come la pensavo io, poi ci sono state le selezioni. Era tanto tempo che l’aria che respiravo a casa era diventata stantia ed ero alla ricerca di aria nuova. Quando sono entrata per la prima volta nel borgo, non era un’aria quella che mi ha accolto, ma un vento, che mi ha lasciato un così bel ricordo che mi ha fatto tornare. Sono una persona che ama i colori, le loro sfumature e amo conoscere i punti di vista delle persone che incontro, voglio capire almeno un po’ come gli altri vedono il mondo, sono qua per sapere cosa vuol dire, per me e per gli altri crescere: Rondine è l’opportunità perfetta per farlo. Non sono qua da tanto, ma qualche lampadina che illumina il percorso che porta ai miei obbiettivi si è già accesa: non si accenderanno tutte, qualcuna forse si spegnerà anche, ma la strada esiste e io voglio percorrerla.

Ciao a tutti coloro che stanno leggendo! Mi chiamo Benedetta Mancini e vengo da Cisterna di Latina nel Lazio, sono una ragazza solare e intraprendente a cui piace viaggiare e immergersi in nuove avventure ma anche stare da sola a leggere un buon libro. Ho deciso di iniziare questo percorso perché avevo bisogno di nuovi stimoli, di staccarmi dalla monotonia e di iniziare a costruire il mio futuro. Il mio contesto cittadino era troppo stretto per i miei obbiettivi ma non volevo solo trovare un luogo dove dargli spazio ma anche imparare qualcosa da poter riportare alla mia città. Rondine sembrava e si è dimostrato poi il posto giusto dove ‘gettare le basi’. Sto imparando a studiare me nel contesto delle relazioni e come sono ‘semplicemente’ io scavando a fondo, ritrovando parti perse, facendole sbocciare, e affrontare altre che mi spaventavano, trasformandole in punti di forza. Rondine mi sta facendo crescere a livello personale e mi aspetto che continuerà così aiutandoci anche con gli altri ragazzi: può sembrare una cosa scontata ma io avevo in parte perso la fiducia nelle persone e puntavo a contare solo su di me. Avere un gruppo di ragazzi della tua età che sono pronti ad ascoltarti veramente e darti dei consigli, se ne hanno o semplicemente ascoltare il tuo silenzio se non vuoi parlare, al giorno d’oggi non è scontato.

Ciao a tutti, sono Chiara Menichincheri, ho 17 anni, vengo dalla provincia di Arezzo e faccio il liceo scientifico scienze applicate. Sono determinata, generosa e sempre pronta ad ascoltare e aiutare gli altri; mi piace stare in gruppo, viaggiare e la montagna. Ho scelto Rondine per mettermi in gioco, per soddisfare la mia voglia di conoscere, per poter vivere un modo di fare scuola più coinvolgente e interattivo; penso che Rondine sia il punto di partenza per realizzare progetti futuri e la mia persona. Infine, ho scelto Rondine per la possibilità che mi offre di condividere momenti della giornata con i ragazzi della World House e di raccontarci le nostre storie, scoprendo così nuove realtà. Da questo anno mi aspetto di cambiare il mio modo di vedere le cose, di crescere, aumentare le conoscenze, superare le mie insicurezze facendo un viaggio alla scoperta di me stessa e degli altri e poter cominciare a realizzare dei progetti che possano contribuire a migliorare la società in cui vivo.

Ciao, mi chiamo Anna, vengo da Padova e frequento il liceo classico. Mi piacciono molto i fiori, il caffè, il mare, leggere, ascoltare la musica e stare con le persone, anche solo semplicemente ascoltandole. Sono riflessiva, sensibile e curiosa, mi piace tenermi impegnata con mille attività diverse, cerco di mettermi in gioco anche se non mi risulta per niente semplice. Venire a Rondine per me è stata una boccata d’aria fresca, il progetto mi si è presentato in un momento in cui sentivo un forte bisogno di nuovi stimoli e in cui non mi sentivo valorizzata nel mio contesto. Qui posso affrontare tematiche che mi sono sempre interessate molto ma che non ho mai avuto modo di approfondire prima, diventando più consapevole del mondo che mi circonda e delle diverse realtà che lo compongono. Sto scovando l’importanza delle relazioni, sto riscoprendo tratti della mia persona che non pensavo esistessero più e sto imparando a mostrarmi per quella che sono, senza preoccuparmi del giudizio degli altri. Durante il corso di questo anno spero di riuscire a pormi degli obiettivi più precisi per il mio futuro e a scoprirmi, conoscermi, davvero.

Ciao a tutti, sono Corinna, ho 17 anni e vengo da un piccolo paesino in collina nella provincia di Lecco. Sono una ragazza riflessiva, sensibile e intuitiva. Mi piacciono le storie, i sogni, il vento, il silenzio dove germoglia la parola, le metafore e il colore giallo. Ho scelto di venire a Rondine per una necessità di riscatto interiore che sentivo da tempo pulsare dentro di me; cercavo un luogo in cui la mia interiorità potesse trovare più spazio di dispiegarsi e in cui io potessi imparare a prendere la vita più attivamente e creare relazioni fondate sulla vulnerabilità e la sensibilità. Le mie aspettative qua sono di scoprire più a fondo la mia identità e la realtà complessa che mi circonda e acquisire gli strumenti per riuscire in modo più consapevole e sicuro a muovermi nel mondo ed essere portatrice di un cambiamento di pace. Quest’anno vorrei imparare a lasciare andare tutto ciò che mi blocca dall’esprimere chi sono e le mie potenzialità. Non so ancora con esattezza ciò che vorrei fare in futuro, ma a Rondine sto ricevendo ogni giorno nuovi stimoli e spunti e spero che durante quest’anno riuscirò a maturare l’abbozzo di un progetto di vita che sia basato su ciò che più mi appartiene. Per me ogni giorno a Rondine è scoperta e dono prezioso di valore e voglio viverli tutti essendo pienamente presente, qui e ora. Una frase che mi porto dentro come motto è questa: «Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c’è un campo. Ti aspetterò laggiù», Rumi.

Salve a tutti, mi chiamo Matilde Morello, ho 17 anni, vengo da Perugia, una città che si trova in Umbria e frequento il Liceo Classico a indirizzo storico-artistico. Sono una ragazza un po’ introversa ma mi piace molto stare con gli altri e condividere il mio tempo con persone nuove per poterle conoscere; sono molto interessata alle culture degli altri popoli e vorrei riuscire a esplorarle sia durante sia dopo il Quarto Anno. Ho scelto Rondine principalmente per due motivi, il primo è che volevo un cambiamento nella mia vita e il secondo è che sono da sempre appassionata ai temi sociali. Nel mio piccolo ho cercato di difendere ciò che per me è giusto e che mi sta a cuore, anche se in alcuni casi mi ha creato dei problemi. In futuro vorrei trovare il modo di fare la differenza, vorrei contribuire a un mondo in cui le persone possano sentirsi al sicuro ed esprimere la propria identità liberamente. Non ho un motto per ora ma vorrei comunque lasciarvi con una frase significativa per me: «Un giorno ti guarderai intorno e ti accorgerai che in tutte le persone e in tutto ciò che ti circonda c’è un po’ di te e allora capirai che sei sia casa che ospite».

Sono Matteo Musolesi, un alunno del liceo scientifico Gramsci Keynes di Prato.
Adoro le materie scientifiche, in modo particolare la fisica e la matematica: due materie che descrivono la realtà in modo razionale e definito. Le mie più grandi passioni sono la musica e l’arbitraggio della pallacanestro, due attività che mi hanno forgiato insegnandomi: la prima la sensibilità e l’importanza di esprimere le proprie emozioni, sebbene non sempre a parole; la seconda a pormi davanti alle difficoltà, la precisione e l’organizzazione. Mi definisco un ragazzo curioso, intraprendente e calmo. Ho scoperto Rondine per puro caso e subito mi ha attratto l’idea di affrontare il conflitto tramite il dialogo, ma anche l’idea di poter intraprendere un percorso sull’interiorità, argomenti che serviranno per intraprendere una crescita personale che potrò applicare a tutti i contesti della vita. Personalmente non ho un disegno di vita a lungo termine, preferisco avere più esperienze possibili, cercando di seguire al meglio le mie passioni e cercando di non avere rimpianti, ma solo ricordi.

Mi chiamo Gabriele Novo e sono uno studente del Liceo Scientifico “Leonardo Cocito” di Alba. Sono molto determinato e se qualcosa davvero mi interessa difficilmente lascio perdere. Sono curioso e sempre in cerca di nuovi stimoli e nuove esperienze. Ho una passione per il ciclismo e per il nuoto e mi piace fare trekking in montagna. Ho interesse in tutte le materie scientifiche ma non mi dispiace studiare la geopolitica internazionale e non escludo che in futuro potrei intraprendere un percorso universitario di Scienze politiche internazionali. Ho scelto l’esperienza del Quarto Anno Rondine per conoscere persone da tutto il mondo, fare nuove amicizie, discutere di temi di attualità e lavorare su me stesso. I valori più importanti che sto maturando a Rondine sono la libertà, il rispetto e la responsabilità alla base di ogni relazione.

Ciao a tutti, mi chiamo Carolina Podgornik, ho diciassette anni e frequento l’istituto Carducci-Dante di Trieste. Dall’anno scorso faccio parte di una delle sezioni Rondine ed è grazie a essa che ho conosciuto il progetto del Quarto anno Rondine. Nel corso della vita ho sempre cercato la mia strada, ho sempre avuto la paura di non poter trovare uno spazio per la mia persona in questo mondo, ho sempre cercato il perché di tutte le cose non vivendo mai la vita veramente, sempre con la paura di sbagliare o strafare. Poi ho deciso di voler scegliere io la mia strada, tentare e rischiare anche di sbagliare. Sono a Rondine perché sentivo il bisogno di mettermi in discussione per poter crescere come persona e fare nuove esperienze. È difficile da spiegare cosa facciamo a Rondine, lo capisci veramente solo se lo vivi. In particolare ti fornisce nuove consapevolezze e nuovi strumenti per la vita. Sono onorata di essere parte di Rondine, una famiglia così meravigliosa, e sono felice di aver intrapreso quest’avventura.

Caro lettore, il mio nome è Sofia e vengo da Montaldo di Mondovì, un piccolo paesino in provincia di Cuneo, frequento il liceo delle scienze umane a Mondovì e la mia materia preferita è filosofia perché mi fa riflettere. Ho conosciuto Rondine in un momento in cui mi sentivo l’acqua alla gola e dovevo stare in punta di piedi per non annegare. Quando il progetto mi è sfilato davanti agli occhi ho pensato che fosse un’opportunità per scrollarmi di dosso la polvere che era proliferata sulle mie spalle, e dare finalmente una svolta alla mia vita. Le mie passioni più grandi sono nell’ambito artistico perché mi fanno sentire sensibile a tematiche che non sarei capace di esprimere senza il teatro, l’arte e soprattutto senza la musica. Siamo come uno spartito in scrittura, il nostro compositore siamo noi stessi e, stando qua, sto imparando a dare a ogni pausa e nota il valore che merita; il mio motto è «La gente vuole gli artisti, non i prodigi», infatti non pretendo che la sinfonia che uscirà da quest’anno sia la migliore della storia e non so nemmeno di che stampo sarà, perciò sono pronta a scrivere ogni mia nota e ascoltare tutte quelle degli altri.

Ciao a tutti, mi chiamo Martino Sanesi, ho 16 fratelli e vengo da Prato. Mi definisco un ragazzo molto aperto, curioso e profondo. Le mie passioni più grandi sono quelle per la poesia e la fotografia ma riservo comunque un certo interesse per le materie scientifiche.
Ho scelto Rondine perché la ritengo una bellissima esperienza ricca di contenuti non scontati e penso inoltre che mi possa offrire i mezzi per quella che definirei “la ricerca di me stesso”. Ciò che per me è veramente significativo qui a Rondine è il fatto che ho trovato persone, amici, docenti veramente aperti e disponibili, qualcuno con cui si possa condividere un dialogo che non resti in superficie, ma anzi che sia molto introspettivo. Sinora ho vissuto momenti veramente importanti e significativi qui a Rondine anche se non mancano certo i momenti di difficoltà legati alla convivenza.

Ciao a tutti, mi chiamo Giancarlo, ho 17 anni e vengo da Montevarchi, una cittadina molto monotona situata in provincia di Arezzo, nella quale frequento il liceo classico. Mi reputo una persona vivace, curiosa e che non ha paura di mettersi in gioco, che ha speso, però, troppo tempo in un ambiente sbagliato. Ho scelto di venire a Rondine perché mi trovavo in un momento della mia vita dove sentivo di avere bisogno di un cambiamento, in quanto sentivo di non stare esprimendo a pieno la mia persona e di sentirmi come buttato in un mondo che non mi apparteneva e che mi stava stretto. Dalla mia più grande passione, il basket, deriva il mio motto: «Se non credi in te stesso, nessuno lo farà per te», di Kobe Bryant; alquanto autoesplicativo e che sento che rappresenta al 100% ciò che ho provato negli ultimi anni e che mi ha spinto a cercare un cambiamento. A Rondine sto imparando a conoscere di più me stesso, per poter migliorare sia personalmente che nelle relazioni interpersonali, imparando anche dai miei sbagli. La strada è ancora lunga, lunghissima, e penso che sia ancora presto per poter cominciare a tirare somme, ma sono già molto contento di aver ritrovato in parte quella spensieratezza che avevo un tempo.

Ciao sono Andrea, frequento il Liceo Classico e vengo da Barletta, una città della Puglia.
Ho scelto Rondine per mettermi in gioco, scoprire cose nuove che mi permettano di crescere, uscendo dai confini della mia città. Vorrei poter dare un contributo per migliorare il mio territorio, risolvendo le criticità ambientali e sociali presenti.
Mi affascinava molto la possibilità di partecipare a un progetto di crescita che mi permettesse di conoscere culture diverse e nuove strategie per sradicare le ingiustizie, le violenze e le guerre e che, allo stesso tempo, mi aiutasse a scoprire i miei talenti, la mia vocazione professionale, le mie passioni e i miei sogni.
Sono un ragazzo molto sensibile, curioso e solare, mi piace scherzare e far ridere gli altri; riuscirci mi riempie il cuore di gioia. Amo la natura, gli animali, viaggiare, il cinema, la musica, il ciclismo e la barca a vela.
Varcata la soglia della Cittadella della Pace ho notato subito un clima di familiarità in cui si viene apprezzati semplicemente per quelli che si è. Considero Rondine un’enorme fortuna per poter sperimentare un contesto diverso da quello a cui ero abituato a vivere quotidianamente. La nostra esperienza consiste specialmente nell’imparare a conoscere noi stessi mediante attività mirate con formatori specializzati. Questo percorso mi sta aprendo nuovi orizzonti e mi sta dando la possibilità di conoscere, approfondire e lavorare su molti aspetti di me stesso, alcuni dei quali sono emersi dalle nuove relazioni che si sono create con i miei compagni. Sto imparando a chiarirmi le idee sul mio futuro e, anche se non so ancora con certezza cosa vorrò fare nella vita, sono sicuro di voler realizzare qualcosa che mi permetta di lavorare in collettività e di aiutare gli altri.

Ciao, mi chiamo Pietro e sono di Padova, città che mi è sempre piaciuta e che ho sempre sentito come accogliente. Ho scelto questa esperienza perché mi incuriosiva molto ed ero insoddisfatto di molti aspetti della mia quotidianità.
Sono un ragazzo piuttosto sportivo e amo andare in montagna, luogo che trovo estremamente bello.
Sono venuto qui nella ricerca di un ambiente stimolante, nuovo e vario, vedendolo come una grande opportunità di crescita.
Infine mi ha sempre attratto molto l’incontro con nuove culture e la vita comunitaria, altro aspetto che mi ha spinto a scegliere Rondine.

Ciao a te che stai leggendo, sono molto contenta di poterti trasmettere un po’ di me e di Rondine. Sono Virginia Vesci ed ho diciassette anni. Vengo dalla Lombardia.Ho scelto di avventurarmi qui per le proposte diverse ed interessanti: didattica innovativa, formazioni di ogni tipo, vivere con la world house… ma la grande risposta è che avevo bisogno di cambiare, sapevo che era arrivato per me il momento di mettermi in gioco, iniziare un cammino e smettere di essere insoddisfatta per colpa delle mie paure. E quale posto migliore se non Rondine Cittadella della Pace per affrontare il conflitto con me stessa? Ovviamente non credete che sia una medicina, non ho trovato la risposta a tutto, ma riesce a darmi la forza per camminare verso la “farmacia”. Del mio percorso qui mi manca ancora tanto, ma se c’è una cosa di cui sono sicura è che è importante imparare a stare nel momento: vivere le persone, i conflitti, le diversità e cercare sempre di andare oltre i nostri limiti.

Ciao a tutti sono Khady Tall, vengo da Sassari, una città situata nel nord della Sardegna, frequento
il liceo scientifico, ed è proprio a scuola che mi hanno presentato il progetto del Quarto Anno.
Ho scelto di iscrivermi perché trovavo bella l’idea di stare in mezzo a ragazzi che provenissero da tutte le parti del mondo e da culture diverse, cosa che amo tanto, e perché volevo cambiare contesto. Per quanto io conduca una vita tranquilla a Sassari, a volte ho l’impressione che mi stia un po’, forse tanto, stretta. Da 5 mesi ho intrapreso il cammino più faticoso ma più soddisfacente che io avessi mai potuto intraprendere. Non so cosa mi aspettassi da questa esperienza, ma tutto ha un senso. Tra alti e bassi lavoro su me stessa, non in modo superficiale e frettoloso, ma in modo profondo e meditato. Sono cambiata tanto in poco tempo e sto facendo un lavoro che forse nel corso della mia vita, senza quest’esperienza, non avrei fatto. Sono ventriquattro ore su ventiquattro sottoposta a stimoli che migliorano tutti i lati del mio carattere e che me ne fanno scoprire altri. Sono molto contenta dell’esperienza che sto facendo e non vedo l’ora di godermi i momenti che verranno.

Buongiorno a tutti, mi chiamo Mirko e vengo da Livorno. Ho 17 anni e frequento il liceo scientifico sezione scienze applicate. Ho scelto di frequentare il Quarto Anno a Rondine per avere la possibilità di conoscere meglio me stesso, gli altri e tante realtà diverse. A Rondine impariamo a stare nelle relazioni e gestire in maniera innovativa e divertente come gestire i conflitti e trasformarli in energia positiva. Il percorso dà la possibilità di capire che cosa si vuole veramente e che cosa ci cerca, insegnandoci che ciò che conta non è la mera performance ma la volontà di dare il proprio contributo, nella società e sul proprio territorio.

Salve, sono Anna Santini, vengo da Poppi, un piccolo borgo in provincia di Arezzo, ho quasi diciotto anni e frequento il liceo scientifico.
Ho deciso di iscrivermi a Rondine per iniziare un percorso di crescita, fare nuove esperienze e conoscere tante nuove persone.
Avere la possibilità di vivere questo anno nella realtà di Rondine è una fortuna immensa: ogni giorno è una pagina bianca che viene colorata e segnata da un gesto, da una parola o da una persona.
A Rondine impari ad aprirti con l’altro e con il mondo, nonostante le tue paure e le tue insicurezze.
Terminata quest’esperienza e il liceo mi piacerebbe intraprendere studi nell’ambito medico, anche se non so quali di preciso, ma sicuramente tra qualche mese saprò meglio quale direzione dare alla mia vita.

Salve io sono Leonardo, vengo da Arezzo, frequento il liceo delle scienze applicate, gioco a basket e sono un ragazzo che si sente quando c’è, che è un modo carino per dire che faccio molto rumore. Nella mia stanza non può mai mancare un po’ di musica di sottofondo infatti.Adoro leggere, infatti descriverei l’aver scelto di venire a Rondine con una frase di Calvino:”leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà”.È uno dei motivi per cui sono qua, farmi stupire, stravolgere le cose.Ho scelto Rondine per riuscire a portare attraverso un cambiamento dentro di me un cambiamento a casa mia dove a volte mi sono trovato stretto.Nel mio futuro è proprio questo che vorrei, portare un cambiamento, piccolo o grande che sia riuscire a migliorare qualcosa.

Mi chiamo Aurora, ho 18 anni e vengo da Pistoia.
Quando ho conosciuto Rondine stavo attraversando un brutto periodo e la mia vita era diventata la solita routine, così ho scelto di cogliere questa opportunità come un segno per rivoluzionare la mia vita.
Questa esperienza mi sta cambiando in modo radicale. Sto imparando ad affrontare le mie paure e ad aprire gli occhi su realtà che prima non mi interessavano ma che mi riguardano in quanto cittadina del mondo.
Non so cosa farò dopo questo anno, è molto incerto il mio futuro. So solo che continuerò a vivere come solo Rondine mi ha insegnato: “qui ed ora”.
E tu in quale direzione vuoi andare per essere felice?

Io sono Chiara e frequento il liceo delle Scienze Umane a Cuneo, in Piemonte. Vivo in un paesino più piccolo in cui ci sono solo campi, animali, stradine sterrate, qualche casa qua e là e un fiume.
Vorrei potervi descrivere le mie infinite e indefinite personalità, ma ci metterei troppo e vorrei limitarmi a una semplice caratteristica mia: l’essere indecisa, motivo per cui non ho la minima idea di cosa voglio fare da grande.
E quindi eccomi qui, a cercare un po’ più di certezze.
Ma non solo. Volevo intraprendere qualcosa di nuovo, imparare e conoscere.
E io sapevo che Rondine, su di me, avrebbe fatto tanto e sí, lo sta facendo.

Mi chiamo Diego, vengo da Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, ho 17 anni e frequento il Liceo Scientifico. Ogni volta che mi viene chiesto perché ho scelto Rondine ho una nuova risposta in mente: dal voler dare una svolta positiva alla mia vita, a scoprire cosa c’è oltre quello che era il mio orizzonte, dal voler conoscere nuove persone e culture, al voler conoscere me stesso. Devo dire che se questi sono i miei obiettivi, allora sto avendo successo. A Rondine sto scoprendo cosa vuol dire essere in relazione con gli altri, grazie ad una parte essenziale della nostra quotidianità che è la convivenza, la quale mi aiuta a conoscere l’altro ma anche me stesso. In futuro voglio continuare ad applicare quello che sto imparando qua per creare un progetto che possa contribuire al miglioramento del mio territorio. Se dovessi descrivere cosa sto vivendo sceglierei una canzone: “ma se rimani a casa non sai cosa ti perdi, il primo passo è andare e non restare fermi”.

Ciao, sono Matteo! Vengo da Mondovì, una cittadina ai piedi delle Alpi piemontesi, nella provincia di Cuneo, dove frequento il Liceo Classico. Durante le mie giornate mi piace scrivere e leggere. Ho scelto il Quarto Anno a Rondine perchè sentivo il bisogno di scoprire un nuovo modo di abitare me stesso ed il Mondo. Sentivo che la complessità di ciò che mi circondava non poteva limitarsi ai miei orizzonti, che per respirare davvero la vita dovevo mettermi in gioco. È così che mi sono lanciato dentro questa densissima esperienza. Lungo l’anno ho avuto grandi sorprese: ho imparato come comportarmi di fronte ai miei dubbi, come trasformare le mie ferite, ho conosciuto ragazzi venuti da tutta Italia e da molte regioni di conflitto che mi hanno trasmesso il significato di vivere con l’altro. Ora la mia sfida è capire cosa cerco nella mia vita, così da scegliere consapevolmente un percorso universitario e poi lavorativo che mi realizzi a pieno. Penso che Rondine sia un anello fondamentale nella mia formazione e le relazioni che ho stretto qui saranno fra le più profonde della mia vita.

Ciao! Sono Veronica, dalla Lombardia mi sono spostata in Toscana per questo anno, perchè avevo voglia di scoprire, di andare oltre alla realtà che conoscevo, di vivere a pieno e di provare a saziare la mia fame di conoscenza. Ho scelto Rondine perché volevo capire e capirmi, perché voglio scegliere la vita e farla generare, non voglio limitarmi a vivere passivamente.
Sto imparando tantissime cose su di me e sul mondo, mi sto interrogando con i miei compagni riguardo all’umano e sto traendo le mie conclusioni dopo aver ribaltato molte delle mie credenze. Qui sto imparando ad apprezzare le piccole cose che la vita mi pone davanti ogni giorno, ma anche ad affrontare i problemi e i dolori che essa mi pone davanti. Dopo Rondine vorrei intraprendere un percorso nell’universitá di scienze politiche per poi diventare una giornalista che tratta di questioni sociali e geopolitiche, per dare voce e informazione a tutti.

Ciao sono Emma, ho 17 anni, frequento il Liceo Scientifico e vengo da Pergine Valsugana, una cittadina vicino a Trento. Ho scelto Rondine per tentare di capire cosa può fare una ragazza come me in un mondo dalle dinamiche così complesse. Qui ho scoperto che per capire cosa posso fare per il contesto in cui vivo devo partire da me stessa, conoscendomi e imparando a gestire le dinamiche che vivo quotidianamente, quelli che a Rondine chiamiamo i nostri “conflitti”. Se prima pensavo al mio percorso di vita come una strada da percorrere, ora ho capito che, a volte, quello di cui abbiamo bisogno è semplicemente fermarci e scavare, cercando di andare a
fondo di noi stessi e di ciò che stiamo vivendo in questo momento. Rondine è una di quelle esperienze che ha segnato un prima e un dopo nella mia vita. Per la prima volta, infatti, mi sono dovuta domandare “chi sono” dietro a quello che faccio, cercando un “perché” che sia un filo rosso nella mia vita. Dal futuro non voglio aspettarmi nulla, perchè un’altra cosa che impariamo qui è “vivi qui e ora”. Ed è proprio così: voglio vivere il momento, respirare a fondo il presente, godermi appieno questo percorso e quelli che verranno cercando di rimanere sempre coerente rispetto alle mie idee e circondarmi di persone che, come quelle che ho incontrato qui, non solo riempiano di luce le mie giornate ma con cui condividere i momenti di buio. Rondine mi ha insegnato cosa vuol dire insegnare, nel senso di “lasciare un segno nella vita delle persone” ed è questo quello che mi porterò dietro in futuro: i segni di 31 persone che, sono sicura, mi accompagneranno per tutta la mia vita.

Mi chiamo Matilde, ho 18 anni e vengo da Alghero,una cittadina sulla costa sarda. Ho sempre sentito il bisogno di uscire dalla mia realtà per provare qualcosa di nuovo, ampliare le mie conoscenze e fare nuove esperienze. A Rondine ho trovato tutto questo e anche di più. Sto imparando a capire chi sono e dove voglio andare, sto affrontando le mie paure, conoscendo il mondo e le sue diversità e mi sto divertendo tantissimo imparando anche a vivere lontana da casa. Dopo quest’anno, quando tornerò a casa, spero di riuscire ad affrontare la quinta con lo stesso spirito con cui sto affrontando quest’anno per poi riuscire a realizzare i miei obbiettivi studiando psicologia forense all’università e magari un giorno lavorando nei RIS. Ogni giorno è una pagina bianca e qua a Rondine sto creando il mio miglior ritratto.

Ciao a tutti, sono Leonardo e vengo da Udine.
Negli anni ho sviluppato diverse passioni tra cui le scienze umane, il volontariato e la musica, che è stata una costante lungo tutta la mia vita. A Rondine sto ritrovando me stesso, avendo la possibilità di aprirmi e approfondire molti temi di attualità e universali, utili per il futuro e per la mia consapevolezza del mondo che mi circonda. In futuro vorrei approfondire quelle che sono le mie passioni e lavorare in campi di attivismo e innovazione.

Ciao a tutti, sono Anna vengo da Udine, Friuli-Venezia Giulia. Quando ho scelto Rondine non sapevo veramente alla ricerca di cosa fossi, però una realtà così ricca di diversità mi stupiva e interessava.
Durante questa esperienza, seppur di pochi mesi, mi sono resa conto di come è cambiato il mio punto di vista. Ho scoperto di non aver capito interamente cosa volesse dire mettersi in gioco finché non sono arrivata qui e ho partecipato alle sfide che mi venivano proposte quotidianamente. Mi sono accorta di vivere le relazioni con l’altro e con me stessa in maniera molto più profonda e speciale rispetto a quanto facessi prima, anche se non è sempre qualcosa di comodo e semplice. Per quanto riguarda il futuro, non ho ancora capito o scelto a cosa vorrei dedicare la mia vita, ma ogni giornata mi regala nuovi spunti di riflessione. Rondine mi dà la possibilità di riscoprirmi ogni giorno, di incuriosirmi e di lanciare lo sguardo oltre nuovi orizzonti grazie agli spunti e alle opinioni non solo degli educatori, ma soprattutto dei miei compagni di classe, assieme ai quali sto vivendo questa bellissima avventura.