Pietro Manning

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LA MIA STORIA

Mi chiamo Pietro Manning e vengo da Cortona, un piccolo paesino in provincia di Arezzo.
Per quanto sia un paese dal fascino antico, viverci non è così entusiasmante perché è vissuto da non più di mille abitanti che durante l’inverno non organizzano molte attività e escono per poco tempo solo nella piazza, mentre in estate attrae molti turisti da tutto il mondo dandoci la possibilità di conoscere più persone.
La mentalità dei miei  compaesani è generalmente un po’ chiusa, nonostante siano fieri del proprio paese non riescono a coinvolgere i territori limitrofi per esaltarlo, è come se se lo volessero “tenere tutto per sé” senza fare attenzione a ciò che succede nel resto del mondo.
Me ne sono andato via da un paese con meno di mille abitanti perché troppo piccolo per me per poi andare a Rondine; una cittadella con meno di cento abitanti.

Questo potrebbe sembrare senza senso, ma se pensiamo che una delle prime cosa che si vedono  arrivando a Rondine sono 12 bandiere, tra le quali alcune appartengono a nazioni che secondo me buona parte dei miei concittadini nemmeno conosce, allora possiamo capire che Rondine è piccola solo fisicamente.
Quindi sono venuto qui per avere la possibilità di conoscere meglio il mondo, per mettermi in gioco cercando di migliorarmi e per entrare in una realtà diversa rispetto a quella a cui ero abituato.

Il mio motto è “Never give up” perché nonostante non sia molto originale mi trovo molto d’accordo con il significato e lo sento mio.