La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, dal 2015 al fianco di Rondine per supportare i giovani pratesi
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A Rondine anche gli studenti pratesi scelgono di fare la pace. Le belle storie delle ragazze e dei ragazzi del Quarto Anno Rondine.
La Fondazione Cassa di Risparmio dal 2015 sostiene il progetto.
Le ragazze e i ragazzi del Quarto Anno Rondine hanno scelto la missione più difficile, quella di diventare costruttori di pace e attori di cambiamento nella realtà in cui vivono ogni giorno. Ci sono anche numerosi pratesi tra i giovani che hanno vissuto e studiato per un intero anno scolastico a Rondine, per seguire un anno scolastico innovativo, impegnativo ed entusiasmante nella Cittadella della Pace, dove giovani provenienti da Paesi del mondo in conflitto sperimentano la convivenza e il rispetto reciproco attraverso la pedagogia del confronto.
È dal 2015 che la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato sostiene, attraverso borse di studio, gli studenti delle scuole del territorio che scelgono di seguire l’esperienza del Quarto Anno Rondine e di restituirla poi, con progetti specifici, alla comunità pratese, diventando giovani changemaker, inseriti in un vero e proprio network internazionale.
Sono 11 ad oggi gli studenti pratesi che hanno scelto Rondine, provenienti dagli istituti Livi (1), Copernico (5) Gramsci-Keynes (4), Cicognini Rodari (1).
Questa mattina a Palazzo Gatti, sede della Fondazione, si è fatto il punto sul Progetto Quarto Anno Rondine con Feroza Gulzar del Liceo Livi, che studia attualmente a Rondine, e con Giacomo Parini del Liceo Copernico che alla cittadella è stato lo scorso anno. Sono intervenuti la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Diana Toccafondi, e il coordinatore del progetto Quarto Anno Rondine, Noam Pupko, Hanno partecipato anche la dirigente scolastica Maria Grazia Ciambellotti (Liceo Livi) e il professor Marco Marcello (Liceo Copernico).
“C’è un’emergenza generazionale che riguarda la povertà educativa, intesa anche come relazione con la comunità, e l’abbandono scolastico, per questo la Fondazione ha scelto di mettere al primo posto tra gli impegni di mandato il sostegno a progetti educativi. Il Quarto anno di Rondine è un progetto in cui crediamo e che con convinzione continueremo a sostenere”, ha sottolineato la presidente Toccafondi.
“Il Quarto Anno Rondine è un’esperienza formativa a 360°, attenta alla persona e alla sua crescita, che offre una serie di opportunità: l’inserimento nella dimensione internazionale della Cittadella della Pace, il potenziamento della capacità di trasformare i conflitti in opportunità, un percorso formativo e una didattica innovativa, la possibilità di restituire e portare nelle proprie comunità la lezione di Rondine”, ha messo in evidenza Pupko.
Davvero forti e significative le testimonianze degli studenti pratesi. “Rondine ci ha insegnato cosa vuol dire lasciare un segno nella vita delle persone, ed è questo quello che ci porteremo dietro.” – ha raccontato Feroza Gulzar – “Oggi mi sento più consapevole di me stessa e dei miei valori, e ho acquisito nuovi strumenti per migliorare le mie relazioni con gli altri e contribuire al cambiamento sociale. Spero che la mia testimonianza possa ispirare altre persone a fare scelte coraggiose per la propria crescita personale“.
La relazione è la parola chiave del metodo Rondine e per Feroza uno dei maggiori arricchimenti ha riguardato le amicizie: “Nel Quarto Anno Rondine i compagni di classe provengono da diverse regioni d’Italia e spesso da contesti completamente diversi dal mio, tuttavia, ciò non ha mai costituito un ostacolo alla nascita di relazioni autentiche e significative. A Rondine, ho avuto l’opportunità di incontrare Emma, una compagna di classe proveniente dal Trentino: insieme abbiamo pensato sviluppare un progetto di ricaduta sociale basato sull’educazione negli istituti penitenziari minorili; perché vorremmo vedere nel mondo una giustizia che sia elemento di inclusione, o meglio re-inclusione, e per farlo pensiamo che si debba riportare la relazione al centro”.
Si parte da una riflessione su se stessi, i propri sogni e desideri per orientarsi verso il futuro apprendendo strumenti concreti per trasformare un’idea in un progetto che possa generare impatto sociale.
Per Giacomo Parini, che ha concluso il suo Quarto Anno Rondine a giugno 2022, l’ambiente di Rondine è stato fondamentale per capire il miglior modo per stare in classe, per dar vita a relazioni costruttive sia con i compagni che con i professori: “Rondine è riuscita ad accendere in me la curiosità di scoprire cosa ho attorno e cosa mi sta a cuore, fornendomi anche tutti gli strumenti necessari per leggere me stesso e la realtà complessa in cui siamo immersi. Grazie al percorso della didattica innovativa, infatti, è diventato più semplice per me approcciarmi ad alcune materie per le quali non ho mai avuto grande passione, riuscendo comunque ad estrarre qualche spunto di riflessione personale da ogni lezione e sviluppando autonomamente sia svariati collegamenti con le altre materie, che mi saranno utili in sede d’esame, sia con ciò che mi accade intorno”.
Il rientro a scuola dopo il Quarto Anno Rondine diventa anche un’opportunità di restituzione verso il territorio e la propria scuola: “L’esperienza del Quarto anno e in generale di Rondine è un mezzo attraverso cui tanti giovani come me possono raccogliere l’invito di Liliana Segre, che proprio a Rondine ha lasciato la sua ultima testimonianza; quello di non rimanere indifferenti a ciò che ci accade intorno ma di essere protagonisti della nostra vita e della nostra città. Oggi partecipo in progetti promossi da varie realtà a Prato, come ad esempio il progetto ConTeSto promosso dal mio oratorio, che mira a combattere l’abbandono scolastico coinvolgendo ragazzi delle scuole medie tramite l’accompagnamento nello studio e laboratori, tutto organizzato da volontari”, ha concluso Giacomo.
Positivo il giudizio dei docenti. La dirigente Maria Grazia Ciambellotti ha messo in evidenza il valore del Metodo Rondine come progetto educativo integrato che da quest’anno viene sperimentato anche all’interno del Liceo Livi con l’attivazione della Sezione Rondine, mentre il professor Marco Marcello ha sottolineato come l’esperienza del Quarto Anno Rondine aiuti i ragazzi “a vedere le cose da un altro punto di vista, oltre la piccola ottica della scuola”.
Il bando per partecipare all’anno scolastico 2023/24 è ancora aperto (scade il 10 aprile) e anche da Prato sono partite e partiranno nuove candidature.
https://quartoanno.rondine.org/partecipa-al-bando/