Rondine scommette sui suoi giovani: sei progetti del Quarto Anno selezionati e sostenuti nell’ambito del Progetto Itaca

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A Rondine Cittadella della Pace, l’educazione diventa impegno, visione, trasformazione. Nell’ambito del Progetto Itaca, sei giovani ex studenti del Quarto Anno Rondine sono oggi protagonisti di un’importante fase di restituzione sociale. Giovani ragazzi che hanno frequentato il quarto anno di liceo nella Cittadella della Pace, un anno di scuola appassionante ed esigente per imparare a confrontarsi con il mondo e con i problemi del nostro tempo.

I loro progetti, selezionati tra diverse proposte, sono stati scelti per essere accompagnati, promossi e sostenuti anche economicamente.
Sono idee innovative e coraggiose, nate per affrontare alcune delle più grandi sfide sociali del nostro tempo: la solitudine dei giovani, la dispersione scolastica, l’indifferenza urbana, la marginalità, l’emergenza ambientale.

È la nuova generazione di changemakers cresciuta con il Metodo Rondine, che oggi si mette al servizio delle comunità locali di tutta Italia. Giovani brillanti, con una leadership già matura, che portano avanti progetti concreti nei territori, affrontando temi cruciali come la cittadinanza attiva, l’inclusione, l’ecologia, la salute relazionale e mentale.

Il Progetto Itaca, avviato nel 2019, è una vera palestra di innovazione sociale, dove sogni e competenze si intrecciano per costruire impatto reale.

 

Ecco i sei progetti selezionati da Rondine quest’anno:

  • Attraverso la mente, il corpo e l’anima di Carolina Podgornik (Trieste, Friuli Venezia Giulia): un modulo scolastico che unisce alfabetizzazione emotiva e attività teatrali per aiutare i ragazzi delle scuole medie a riconoscere sé stessi, contrastare l’abbandono scolastico e rafforzare il benessere personale.
  • aSCUOLtiamoci di Francesca Gerardo (Cuneo, Piemonte): formazione per docenti delle superiori per ascoltare davvero gli studenti, intercettare ansie, disagio emotivo e migliorare la relazione educativa.
  • RI-GENERA di Karen Belfiore, Gabriele Novo, Sofia Repetto (Montaldo di Mondovì, Robilante, Valfenera d’Asti): un percorso per giovani delle vallate montane piemontesi che punta a costruire rete, stimolare la riscoperta personale e valorizzare i territori attraverso la partecipazione attiva.
  • Progetto Antares di Mariaurora Doronzo, pugliese (con Michela Diviccaro, Maria Filograsso e Dorde Mirkovic): un percorso educativo e teatrale in contesti multiculturali, per promuovere l’inclusione e contrastare la discriminazione dello “straniero” nel suo territorio di appartenenza.
  • Abitarte di Virginia Vesci e Veronica Origgi (Brianza): rigenerazione urbana, educazione ambientale e arte urbana si fondono in un progetto nelle scuole che coinvolge uno street artist e utilizza vernici purificanti per migliorare l’aria e la coesione sociale.
  • Filo di Voce, ogni persona è una storia di Anna Iacci (Follonica, Toscana): un documentario a episodi racconta le vite quotidiane degli abitanti per stimolare empatia, ascolto e rafforzare il senso di comunità in una città dove spesso ci si sfiora senza vedersi davvero.

 

Tutti questi giovani sono cresciuti nell’ambiente unico di Rondine, dove hanno appreso la trasformazione creativa del conflitto come chiave di lettura e di intervento nel mondo. Oggi non solo mettono in pratica quanto appreso, ma costruiscono nuovi ponti tra generazioni, culture e territori. Con il sostegno del Progetto Itaca, le loro idee hanno preso forma, diventando strumenti per rigenerare tessuti sociali, educare al cambiamento e riportare al centro la persona e la relazione.

La sfida adesso è accompagnare questi progetti verso la sostenibilità e l’impatto duraturo, con l’aiuto di istituzioni, enti, associazioni e cittadini. Rondine continua così la sua missione: formare giovani capaci di cambiare il mondo, un passo alla volta.