QAR FEEDBACK: IL VIAGGIO IN SICILIA RACCONTATO DALLA PROF. MARIA CRISTINA GIANNOTTI
Il viaggio in Sicilia ha permesso agli studenti del Quarto Anno di Eccellenza di Rondine di vivere un’esperienza speciale. Le realtà con cui i ragazzi sono venuti a contatto spesso a scuola non vengono approfondite, per mancanza di tempo o perché non trovano un’adeguata collocazione nella programmazione curriculare.
Dall’inizio alla fine di questo viaggio i ragazzi sono stati accompagnati virtualmente da coloro che hanno mosso i primi passi verso la legalità, ma concretamente da persone che quotidianamente scelgono con coraggio di seguirne l’esempio nonostante le difficoltà che persistono nel territorio.
Nella città di Palermo hanno percorso le strade del quartiere Brancaccio sulle orme di Padre Pino Puglisi, a Corleone hanno riscoperto importanti pezzi della storia della lotta alla mafia presso il laboratorio della legalità. Visitare i luoghi tristemente famosi per le stragi e ascoltare le testimonianze di chi ha vissuto gli anni più cruenti dell’operato mafioso è stato senza dubbio uno dei momenti più toccanti.
Nella missione di Biagio Conte hanno inoltre potuto confrontarsi in modo diretto con alcuni migranti ospiti della struttura, che si sono resi disponibili ad un incontro. I ragazzi hanno saputo instaurare un dialogo caratterizzato da delicatezza ed empatia attraverso il quale sono emerse le loro vicissitudini e le loro vicende familiari.
Grazie a questo viaggio grandi temi come la mafia e l’immigrazione non sono entrati in classe come qualsiasi altro argomento di studio, ma sono passati attraverso l’anima e il corpo, acquistando un valore che nessun docente o testo scritto sarebbe stato in grado di trasmettere.
Non è mancato il momento per ammirare alcune bellezze artistiche di Palermo, dichiarate recentemente patrimonio dell’Unesco, come la Cattedrale e la Cappella Palatina situata all’interno del Palazzo dei Normanni. Il maltempo non ci ha invece permesso di apprezzare pienamente le bellezze della città di Trapani e soprattutto del caratteristico borgo di Erice, non impedendoci però di trascorrere momenti di gruppo all’insegna della spensieratezza e della condivisione, non trascurando inoltre gli inevitabili assaggi delle prelibatezze siciliane.
Non una semplice gita scolastica quindi, ma un’esperienza all’interno di un progetto culturale molto più ampio che, in linea con il percorso di Rondine, crede che la crescita personale debba passare anche attraverso il valore aggiunto della coesione sociale e della cittadinanza attiva.
Maria Cristina Giannotti
Le foto sono state scattate dalla Rondinella Andrea Righi