#QAR SCHOOL: 1° giorno di Gita in Friuli. Tra Presente e Memoria al Sacrario Militare di Redipuglia.

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650mila vittime della Grande Guerra in Italia

27 ragazzi di 17 anni

1 luogo simbolo

Il Sacrario Militare di Redipuglia

Gorizia 13 aprile 2016 – Partire dalla Memoria per comprendere il Presente. È stato questo l’obbiettivo della prima giornata del viaggio di istruzione che ha portato il Quarto Anno in Friuli, alla scoperta dei luoghi della Grande Guerra. Una partenza intensa, emozionante, capace di suscitare profonde riflessioni. Una scalata lunga quanto i nomi delle 100mila vittime militari commemorate nel Sacrario di Redipuglia a Fogliano, in provincia di Gorizia. Un’immersione nel silenzio dell’imponente piramide di pietra della memoria, collocata direttamente davanti alla collina di Sant’Elia, sede del precedente cimitero di guerra i cui resti furono traslati nell’attuale sacrario monumentale. Tutta l’area è stata convertita a parco del “ricordo” o della “rimembranza”: gallerie, trincee, crateri, munizioni inesplose e nidi di mitragliatrice sono stati conservati sul sito a ricordo della guerra.

“PRESENTE”: un imperativo dal passato che vuole risposta. “PRESENTE”: è questa la parola che più di ogni altra si impone alla vista nel Sacrario di Redipuglia. Ripetuta ossessivamente come monito ed esortazione di epoca fascista, ha chiamato le Rondinelle, insieme ai giovani dello Studentato Internazionale, ad una riflessione profonda. Sul loro ruolo di cittadini attivi in un mondo dove si accendono sempre nuovi conflitti e si innalzano frontiere. Una riflessione sull’Europa che non sempre sembra ricordarsi gli orrori di quell’ “inutile massacro” che fu la Grande Guerra.

“MEMORIA”: la chiave per un domani di pace. È stato proprio il momento della formazione, e della restituzione alla fine della visita, quello in cui le Rondinelle hanno dato un nuovo valore al concetto di Memoria. Dalla tristezza muta della commozione, dallo sdegno per la celebrazione propagandistica della morte di migliaia di giovani innocenti, alla riscoperta di una memoria viva, partecipata. Una memoria che dà valore alla vita umana e alla fratellanza tra popoli. Una memoria che non può prescindere gli orrori della Grande Guerra coi suoi 30mila militi ignoti. Una memoria italiana che cresce e si lega alle memorie provenienti dai mondi in conflitto. Una nuova memoria universale coi suoi custodi: Le Rondinelle e lo Studentato Internazionale di Rondine. Quei giovani che non possono e non vogliono chiudere gli occhi dinanzi agli errori e agli orrori della guerra.

Il Progetto “L’eccellenza formativa del Quarto Anno Liceale di Rondine nelle Province di Udine e Pordenone” è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Crup.

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Gli scatti più belli della Gallery sono della Rondinella Andrea Righi e della Rondine d’Oro Yahel Halfon