#QARSCHOOL: IL VALORE PROFONDO DI QUESTO VIAGGIO IN FRIULI. LA VOCE DEL TUTOR DEL QUARTO ANNO RONDINE

/ La voce del Tutor del Quarto Anno Liceale d'Eccellenza, QAR1, Viaggi - Friuli

“Gli studenti del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine sono cresciuti in un’Europa di pace e confini aperti. Qui dove la guerra è lontana dal quotidiano. Frontiere, armi e check-point appartengono ad un immaginario difficile da collegare con la vita di tutti i giorni, con la scuola, la famiglia, gli amici. Attraverso questo viaggio in Friuli nei luoghi della Grande Guerra insieme ai giovani dello Studentato Internazionale è possibile dare una nuova prospettiva sui conflitti di ieri e oggi. Tra passato e presente si crea un continuum temporale capace di avvicinare i giovani italiani alla comprensione del dramma della guerra. Insieme ad Issa palestinese ed Endrit kosovaro, i “fratelli maggiori” dello Studentato Internazionale di Rondine – giovani provenienti da Paesi in conflitto – i giovani italiani scoprono il volto umano della guerra. Le testimonianze di Issa ed Endrit, le loro storie e la loro guida durante tutto il viaggio sono stati fondamentali per l’esperienza formativa degli studenti del Quarto Anno. Perché attraverso il loro vissuto si è potuta creare una nuova consapevolezza nei giovani del Quarto Anno.

Giorno dopo giorno hanno potuto comprendere come non esista un unico punto di vista su un conflitto, ma molteplici punti di vista diversi, ognuno prezioso al pari dell’altro. Passo dopo passo hanno capito che, a prescindere dall’epoca in cui si viva, il dramma della guerra rimane devastante per gli esseri umani di qualsiasi epoca storica, ieri, oggi e sempre.

Non una semplice gita, ma un ponte tra passato e presente in questo viaggio in Friuli nei luoghi della Grande Guerra. Un’esperienza formativa capace di rendere viva la memoria. I nostri studenti hanno potuto capire a fondo quanto sia fondamentale il ricordo e la conoscenza della guerra al giorno d’oggi.

Perché solo attraverso il ricordo non rischieremo di dare per scontata la pace vissuta nel presente. Perché la pace va custodita e mantenuta in tempo di pace, per non ricadere nelle dinamiche del conflitto armato.

Perché nel linguaggio, nelle parole ostili e nella propaganda politica si celano l’odio che divide, l’odio che come estrema conseguenza porta alla guerra. In Friuli, terra di confine in cui vivono tante etnie diverse, abbiamo potuto vedere come sia stato possibile superare il conflitto. Perché quella dell’Europa è una storia di successo che ci dà speranza. Ai giovani dello Studentato Internazionale di Rondine che vivono nel presente la realtà di un conflitto armato, a me come israeliano, ex studente di Rondine, e ai giovani italiani. La realtà friulana, italiana ed europea è una speranza per il nostro futuro condiviso.

Qui sta la grande bellezza di questo viaggio, nella reciprocità della nostra relazione. Un dare e un ricevere che crea una nuova prospettiva per risolvere e superare tante forme di conflitto, qui in Italia e nel mondo”.

Noam Pupko
Tutor del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza