#QAR SCHOOL: LA MECCANICA DELLE CONSEGUENZE – Quarto Anno, Plef e Gruppo Cooperativa GOEL uniti nel segno della legalità

/ Blog Docenti, Didattica Innovativa, Percorso Ulisse, QAR1, Viaggi - Calabria

Nel viaggio d’istruzione in Calabria alla scoperta dei luoghi di lotta per la legalità, le Rondinelle dell’anno scolastico 2016/2017 non erano sole, ma hanno avuto la fortuna di poter essere in compagnia di una guida d’eccezione: Maya Plata di Planet Life Economy Foundation. Insieme a PLEF – una libera Fondazione senza scopo di lucro che si occupa di dare concretezza ai principi della sostenibilità al fine di includerli nelle dinamiche gestionali dell’impresa facendo attenzione alle reali aspettative dei cittadini consumatori – gli studenti hanno conosciuto il Gruppo Cooperativa GOEL, tutti i loro progetti e ambiti di azione in Calabria. Un incontro significativo, da cui sono nate nuove sinergie tra GOEL e il Quarto Anno Liceale d’eccellenza, forti della profonda condivisione dei valori di libertà, impegno civile e responsabilità nel nome della legalità.

 

Qui la riflessione di Maya Plata di Plef, a conclusione e coronamento di questa esperienza formativa nella Locride.

“Dall’incontro nascono le responsabilità e dalle responsabilità non ci possiamo tirare indietro.

Le conseguenze dell’incontro generano responsabilità…Sì, perché quando conosci da vicino le storie e l’impegno delle persone, uomini e donne normali non super eroi, che ogni giorno nella loro vita agiscono per ribaltare un sistema, capisci che ormai sei coinvolto anche tu in questo processo di cambiamento e non puoi rimanere indifferente, qualunque sia il percorso che sceglierai di intraprendere.

Utilizzando le parole di Suor Carolina, già braccio destro di Padre Puglisi negli anni di Brancaccio e ora responsabile di un centro per ragazzi difficili: “ci sono 3 strade: quella bianca (del bene), quella nera (del male) e quella grigia (dell’indifferenza). Certo bisognerebbe sempre scegliere la strada bianca, ma piuttosto che l’indifferenza (la via grigia) è meglio scegliere il male!!”. Parole forti quelle di Suor Carolina, che risvegliano le coscienze e il senso di responsabilità di ognuno di noi.

Il viaggio in Calabria, alla scoperta della Cooperativa GOEL è stata un’esperienza forte, ma estremamente positiva, per i messaggi di speranza e buone pratiche che ha lasciato in ognuno dei partecipanti.

Dal punto di vista PLEF, far conoscere ai giovani studenti del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine delle realtà così esemplificative del modello economico presentato e studiato nel corso dell’anno, è stato ancora più significativo.

Si perché la cooperativa GOEL, realtà nata nel 2003 grazie alla volontà di Vincenzo Linarello e di Mons. Bregantini è basata su un principio fondamentale: creare una nuova via, una nuova economia etica, efficace e sostenibile. Perché l’etica senza efficacia non serve, è necessario che sia sostenibile ed efficace per garantire una durabilità nel tempo a livello ambientale, sociale ed economico. Seguendo questo principio Goel è riuscita a realizzare un circolo produttivo virtuoso, basato sul rilancio del territorio, riscattandolo.

Goel ha creato quindi un modello in grado di garantire migliori condizioni lavorative, migliori condizioni commerciali, rispetto dell’ambiente, riscatto sociale, non asservimento alle logiche mafiose e soprattutto un modello positivo, che seguendo il principio naturale dal piccolo al grande, è in grado di dare speranza e fiducia a un popolo troppo a lungo soggiogato, e in grado di lanciare un messaggio: insieme si può sconfiggere anche il perfido giogo della mafia, che vuole un popolo impaurito e senza speranza.

Responsabilità, Comunità e Speranza. Queste in sintesi le parole chiave raccolte da questa esperienza in Calabria. La Responsabilità di ognuno di noi, di intraprendere la giusta scelta e di condurre una vita che abbia Senso e Valore, qualunque sia il proprio progetto di vita. Comunità, perché i sistemi non si combattono da soli, i sistemi si combattono mettendosi insieme, creando delle comunità e realizzando delle reti, sempre più estese. Speranza, perché sempre citando le parole di Linarello “Se tutto è inutile, lasci il campo loro. Se tu pensi che tutto sia inutile, hai già perso. Quello che l’ndrangheta vuole è un popolo disperato, perché un popolo disperato è un popolo che si comanda meglio. Invece un popolo che spera è un popolo indomabile. Perché un popolo che spera è un popolo che non ha paura!”

E quello che porto a casa da questo viaggio, credo insieme ai ragazzi del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza, è questo senso di responsabilità e di partecipazione. Siamo testimoni e protagonisti di questo cambiamento che è in atto, e tocca anche a noi fare la nostra parte, agendo nel bene e intraprendendo scelte responsabili”.

 

Maya Plata

PLEF, Planet Life Economy Foundation