#QAR SCHOOL: Perché per tornare a casa, a volte, bisogna partire…
“Da una città apparentemente piccola come Sansepolcro,
come nasce una grande realtà come quella di Aboca?
La risposta non è come, la risposta è Sansepolcro”.
Oggi il Quarto Anno Liceale d’Eccellenza ha ricevuto una lezione d’eccellenza del Percorso Ulisse.
Il Cavaliere Valentino Mercati ha guidato le Rondinelle alla scoperta di Aboca e del Nuovo Umanesimo che ne è alla base: la riscoperta del profondo legame che unisce Uomo e Natura.
La nostra Rondinella Elisabetta, originaria di Sansepolcro, ci regala una riflessione profonda frutto di questo incontro. Il segno di un profondo cambiamento: il suo.
“Siamo a maggio e ora sento di poter tirare le somme di questo mio Quarto Anno a Rondine. L’incontro con Valentino Mercati arriva all’ apice di questa esperienza scolastica. Tutti gli incontri importanti di questo speciale anno di scuola si coronano oggi, ad Aboca, ed è un po’ come un ritorno alle origini. Perché io sono partita da Sansepolcro, cogliendo l’occasione di questo QAR per poter scoprire il mondo fuori della mia città. Sono partita anche perché non credevo che a casa mia ci fosse ancora qualcosa per me. Volevo allontanarmi da una realtà che sentivo stretta. Una realtà di affetti e amici, ma una realtà che non mi bastava più perché vedevo piccola. A casa non vedevo come poter costruire la mia crescita personale, il mio futuro, ma mi sbagliavo.
Solo uscendo dal mio giardino e scoprendo il mondo fuori, vivendo il mio quarto anno a Rondine, ho scoperto quanto ricca di possibilità fosse invece la mia terra.
Ed è stata la via di Rondine a riportarmi a casa.
Oggi mi è stato chiaro più che mai. Nell’incontro con Borgomeo prima, e con Valentino Mercati oggi ho capito quanto in realtà sia troppo facile scappare. Scappare dall’Italia, dalle nostre città, dalle difficoltà di noi giovani. La vera sfida è restare e cambiare ciò che non va. Questo è quello che voglio fare, per me e per la mia Sansepolcro. Ascoltando Mercati mi sono resa conto della superficialità con cui avevo giudicato le mie origini, ricche di storia e cultura. Abbiamo grandi esempi in tempi moderni di uomini e donne che non si sono arresi alle difficoltà e hanno deciso di restare, investire, lavorare e combattere nella nostra realtà. Così non solo hanno reso ricca la nostra terra, ma l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
Non hanno rinunciato alle radici, hanno faticato ma sono rimasti a Sansepolcro.
Le parole di Mercati sono state d’ispirazione per me perché ho colto l’amore di un uomo per il proprio paese e la voglia di costruire qualcosa di grande, non solo per se, ma per tutto il suo territorio.
Così voglio fare io nel mio progetto di ricaduta sociale. Mi ha fatto capire quanto non apprezzassi quello che avevo.
Ora è tutto cambiato.
Mi ha emozionato sentire questo amore e ha fatto rinascere in me l’orgoglio di appartenere a questo importante angolo di Valtiberina che è la città di Sansepolcro. Adesso posso dire di amare davvero il mio paese.
Voglio dare qualcosa di buono a Sansepolcro, come hanno fatto i grandi del passato, un nuovo motivo per essere fiera di lei davanti agli occhi di tutti.
Vorrei che il mio racconto di cambiamento possa fare capire a tutti coloro che hanno perso l’amore per le proprie terre, per le proprie origini, che è ncessario ritrovarle. Se proprio non si riescono a trovare queste origini, si può creare qualcosa di nuovo per poter essere fieri. Delle nuove origini. Una nuova appartenenza per far si che coloro che verranno dopo di noi ne possano trarre ispirazione ed esserne fieri”.
Elisabetta Rossi