#QAR: Un anno di scuola nella comunità educante di Rondine Cittadella della Pace

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Vivere il proprio quarto anno di liceo a Rondine non è solo un’esperienza di studio unica, ma rappresenta un anno di formazione permanente vissuta quotidianamente nel cuore pulsante della Comunità Educante da cui nasce il progetto del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza: Rondine Cittadella della Pace.

Nella lezione tenuta in classe da Franco Vaccari Presidente e fondatore di Rondine, insieme al Direttore generale di Rondine Gianni Giovine, i nostri studenti hanno compreso fino in fondo cosa significhi passare dal vivere in una comunità strettamente di studio, ad una comunità di vita civile e responsabile da cittadini del terzo millennio.

I giovani dello Studentato Internazionale di Rondine, insieme alle Rondinelle del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza, sono cittadini della Cittadella della Pace che vivono a pieno i principi della libertà e responsabilità, informalità e rispetto, collaborazione e partecipazione attiva.

Per questo gli studenti del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza fanno parte di un’autentica comunità educante in cui tutti gli attori e i fattori concorrono e dialogano in un processo di formazione continua. Questo significa che tutti a Rondine sono al tempo stesso docenti e discenti: cioè, in una irriducibile asimmetria di responsabilità, imparano da chi insegna, ed educano con l’esempio. Di conseguenza, non esistono comportamenti neutrali: ogni atto piccolo o grande deve essere compiuto da parte di tutti con l’intento di prendersi cura delle persone e dell’ambiente, rispettando le regole di convivenza e di formazione tipiche di Rondine, con l’obiettivo di migliorare la qualità della convivenza e il valore educativo di ogni minuto trascorso a Rondine, non importa da chi. Gli educatori e lo staff, in primo luogo, devono essere di esempio in ogni comportamento.

Libertà e responsabilità sono due valori gemelli fondanti l’azione educativa e formativa di Rondine, uno non vive senza l’altro, essendo reciprocamente presupposto e fine. Tutti e ciascuno sono responsabili della vita del Borgo rispetto ai compiti, orari, disponibilità, accortezza, gestione delle risorse e degli ambienti, perché crediamo che solo chi è pienamente responsabile di sé possa essere responsabile del proprio destino e ambire ad esserlo anche di quello di altri, assumendo responsabilità professionali, civili e politiche. La scelta libera di Rondine, riaffermata ogni giorno, porta alla consapevolezza che ogni cosa che avviene, se accolta come occasione di cambiamento, ha la forza di operare una crescita. Su libertà e responsabilità si fondano i processi di partecipazione che vengono sperimentati a Rondine con l’intento di sviluppare una cultura di cittadinanza attiva.

Rondine basa il proprio progetto sul rispetto reciproco delle persone che la frequentano, e del loro rispetto per regole condivise di convivenza civile, che si devono non soltanto esprimere nelle dichiarazioni e rivendicare sui grandi temi, ma praticare nella quotidianità dei piccoli gesti. Per questo motivo, una serie di regole di buona educazione e cortesia formale che sono state considerate desuete negli ultimi anni in nome di una presunta semplificazione dei rapporti, a Rondine sono obbligatorie: salutare chi s’incontra, rispettare il riposo degli altri o la loro necessità di silenzio e concentrazione per lo studio e il lavoro, avvertire se per qualche motivo non si può partecipare ad un’attività, metter a posto sedie e tavoli alla fine delle attività….

8Rondine ha l’obiettivo di insegnare il rispetto per l’altro a partire dal rispetto per sé stessi e per l’ambiente. Quindi la Sostenibilità non è un accessorio, ma un tema fondante della filosofia di Rondine e dei comportamenti nel borgo.

Rondine forma nuovi leader, che sapranno agire concretamente, formare altre persone, dialogare ad alti livelli, essere innovatori, educatori, imprenditori. Questo richiede da parte di tutti un impegno costante ed un uso del tempo proficuo e rigoroso. Ne deriva che la puntualità nel presentarsi a tutte le attività, che siano formative, operative o ludiche, è fondamentale per il buon funzionamento sia dello Studentato Internazionale, che del Quarto Anno che del borgo nel suo insieme.

Nella nostra scuola del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza vale il principio di Don Milani “I care” cioè me ne importa, mi sta a cuore. Questo proprio perché il nostro #QAR è un percorso che porta ogni ragazzo a scoprire il valore della partecipazione per trovare i propri modi di discutere, cambiare e costruire insieme un mondo migliore, partendo dai piccoli gesti quotidiani.