#QAR1 IL MESSAGGIO DELLA RONDINELLA DUCCIO AGLI STUDENTI DI TUTTA LA TOSCANA

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Dal palco del Teatro Tenda di Rondine – in occasione della visita e lezione del Rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei – la Rondinella Duccio lancia un messaggio a tutti gli studenti della Toscana.

“Ciao a tutti, sono contento che siate venuti qua a conoscere questa realtà, un borgo che incredibilmente ma anche semplicemente riesce a concentrare ideali e valori che a volte trascuriamo. Quando parliamo di conflitto spesso ci viene in mente la parola nemico, spesso vediamo gli ideali altrui come pericoli nei nostri confronti, abbiamo una forte paura del vuoto e ci aggrappiamo a quelle che noi consideriamo verità, di seguito queste diventano parte di noi e le proteggiamo come proteggeremmo noi stessi.

Il motivo per cui ho scelto di venire qua è proprio questo, mi sono reso conto che provo odio contro chi non sostiene la mia opinione, contro chi la critica e contro chi la deride. Mi sono reso conto quindi di essere intrappolato e imprigionato in me stesso, di essere vittima delle mie stesse idee. Sono qua per imparare a capire cosa è un conflitto, in tutte le sue sfumature, cercare di capire come affrontarlo, come aiutare e migliorare me stesso tramite gli altri; come migliorare le mie idee acquisendone delle altre.

Sono convinto che non sarà facile,  migliaia di volte mi sono rifugiato in quel ripostiglio che è il buio, migliaia di volte ho ceduto al bisogno di soffocare in litigi pur di difendere l’indifendibile. Non voglio essere un commediante che sopravvive ai propri problemi inventando verità; non voglio che quando nasce una di queste idee qualcos’altro  in me marcisca.

Voglio pensare di essere nel posto giusto, pensare che essermi preso questa pausa da amici e famiglia possa far rinascere in me  valori che reputo  nascosti o addirittura assenti. Voglio prendere la responsabilità di me stesso, ho deciso di cambiare e per adesso sono contento della mia scelta”.