#QAR1 NEWS: Il Rettore dell’Università di Firenze incontra a Rondine i giovani di tutta la Toscana

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“Siate sognatori e scegliete ciò che vi rende felici”. Il Rettore “social” Luigi Dei, dall’Università di Firenze a Rondine per parlare di futuro con i giovani toscani”

 

L’incontro, svoltosi ieri alla Cittadella della Pace di Arezzo, è stato promosso dalla Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi e rientra nel ciclo “Le Parole e il Silenzio – edizione 2106

(Arezzo, 13 ottobre 2016). “Con più sapere si governa meglio il mondo. Siate sognatori come Cristoforo Colombo.Dobbiamo essere come i navigatori del Quattrocento e Cinquecento. Partiamo da idee note esplorando l’ignoto”.

E’ un invito accorato quello del Rettore dell’Università degli Studi di Firenze, Luigi Dei che dal Teatrotenda di Rondine ieri si è rivolto a tantissimi studenti delle scuole aretine e del Casentino nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi per il ciclo “Le Parole e il Silenzio – edizione 2106”, il percorso culturale quest’anno dedicato ai sogni e a quelle figure che non stancandosi di inseguirli sono riusciti a realizzarli.

E sono proprio i sogni a cambiare il mondo, come ricorda il presidente di Rondine Franco Vaccari: “Il sogno collettivo non finisce mai, rigenera e moltiplica la felicità. Rondine è un sogno collettivo e il suo segreto è proprio quello di sognare insieme”.

Un intervento coinvolgente che arriva dopo un benvenuto caloroso da parte di Envera, giovane bosniaca dello Studentato internazionale e le intense parole di Duccio, studente casentinese del Quarto Anno d’Eccellenza:“Mi sono reso conto quindi di essere intrappolato e imprigionato in me stesso, di essere vittima delle mie stesse idee – racconta Duccio spiegando la sua scelta di studiare a Rondine – Sono qua per imparare a capire cosa è un conflitto, in tutte le sue sfumature, cercare di capire come affrontarlo, come aiutare e migliorare me stesso tramite gli altri; sono convinto che non sarà facile ma sono certo che è la scelta giusta”.

Un tema forte quello della scelta su cui il Rettore Dei si sofferma lungo: “Scegliete ciò che vi rende felici, assecondate i vostri istinti e le vostre passioni: è fondamentale. Non fate l’errore di scegliere la vostra professione in base alle possibilità di lavoro che può darvi. Vi trasformerete – continua Luigi Dei – in una generazione d’infelici. Solo così sarete dei professionisti che fanno bene e con amore il vostro lavoro.

Il Futuro ha bisogno di Voi.È stato proprio questo infatti il titolo dell’incontro. moderato dai giornalisti Paolo Ciampi e Massimo Orlandi, che ha visto protagonista un rettore appassionato e innovatore, capace di entrare in profonda relazione con i ragazzi, con il loro mondo, il loro linguaggio ma anche capace di leggere le loro paure.

“La vita è una scelta, canta Ligabue. Scegliere è complicato, ma è necessario dice Albert Camus. – afferma il Rettore – Scegliete oggi quello che sarete domani. Scegliete con cuore e testa. Assecondate i vostri talenti. Studiate sui libri e fate esperienza nel mondo, in Italia e all’estero”.

Un rettore quanto mai “social” come dimostra il suo ultimo libro: “Diario social di un Rettore”. Una raccolta di post pubblicati su Facebook, in cui si affronta una moltitudine di temi: dalla chimica, alla letteratura, fino al teatro e alla canzone d’autore, attraverso nuovi linguaggi e prospettive. Strumenti con “una potenzialità enorme – continua parlando dei tanto amati e criticati social network – ma vanno animati e riempiti di contenuti di valore perché sono luoghi da abitare”.

Tantissime le domande e gli interventi dei ragazzi che ansiosi di trovare risposte ai molti dubbi dell’adolescenza e della giovinezza, a partire dai giovani dello Studentato Internazionale e i ragazzi liceali del Quarto Anno d’Eccellenza insieme a quelli dei cinque studenti americani che stanno studiando a Rondine grazie ad uno scambio con la Thornton-Donovan School di New York. Non sono mancati inoltre interventi degli insegnanti e intermezzi musicali che hanno arricchito di dinamicità e di spunti interessanti la giornata che si è conclusa con un apericena offerto dalla Fondazione Baracchi.