PERCORSO ULISSE: VA IN SCENA UN “PENSIERO NON VIOLENTO”

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Rondinelle a tutto palco!
LABORATORIO TEATRALE “Il pensiero non violento”
a cura di Amina Kovacevich

Il teatro ha la dimensione del NOI.
Il teatro per lavorare in coralità, in gruppo.
Il teatro come strumento creativo di conoscenza.

Un percorso teatrale è essenzialmente educativo, in quanto implica un lavoro su se stessi e con gli altri e rispecchia il cammino dell’essere umano. L’esperienza teatrale, vissuta nella dimensione del laboratorio, rappresenta uno stimolo forte per l’espressione della creatività personale, alla scoperta di sé nell’interazione cooperativa con gli altri. Creare, agire, sperimentare, mettersi in discussione aiuta a costruire la propria identità. Il teatro inoltre è uno dei luoghi dove c’è ancora un contatto fisico, dove il corpo ha una vita proprio in confronto con gli altri.

Modalità di lavoro

Il laboratorio prevede un breve modulo propedeutico in cui sperimentare la propria espressività attraverso il gesto, la voce, i colori, gli oggetti, il suono, il racconto, il movimento. Si propone quindi di scoprire modalità espressive alternative rispetto a quelle già possedute o di sviluppare quelle conosciute in cooperazione con gli altri, fornendo l’opportunità di creare relazioni diverse attraverso il teatro. Nella seconda fase del laboratorio, si passerà alla creazione della performance dimostrativa che andrà in scena il 16 dicembre 2016 presso il Teatro Pietro Aretino ad Arezzo.

Tematica della performance finale – “Il pensiero nonviolento”

Il punto di partenza sarà dato dalle suggestioni del pensiero di grandi uomini pacifisti, teorizzatori della nonviolenza, quali Mahatma Gandhi, Aldo Capitini, Martin Luther King, per poi sviluppare pensieri e azioni proprie dei ragazzi. La fase drammaturgica del laboratorio è sicuramente la più importante perché è quella in cui si attuano tutte le idee e la creatività dei ragazzi, assoluti protagonisti non solo sulla scena, ma dietro le quinte, nelle scelte musicali e delle suggestioni date dai costumi e dagli elementi scenografici. La performance finale quindi raccoglierà una serie di azioni mimico espressive collegate da parole e pensieri, frutto di una scrittura originale delle rondinelle.

La Docente Amina Kovacevich

Attrice/regista/insegnante di recitazione. Formatasi alla scuola fiorentina del Maestro Orazio Costa Giovangigli, ha seguito corsi di approfondimento del metodo Mimesico presso l’Accademia d’arte Silvio D’amico di Roma. Ha inoltre continuato uno studio personale seguendo negli anni numerosi seminari con : Mario Scaccia, Marisa Fabbri, Doris Wolkonach, Lucia Poli, Jerzy Sthur, Bogdan Jerkovich. Giovanissima si qualifica seconda al Concorso nazionale diplomati scuole professionali di Teatro “Wanda Capodaglio”. Produce spettacoli comici e pieces cabarettistiche con il fratello Uberto Kovacevich, nel duo “ I Kappa Due “. Recita dal 1991 al 1998 nella compagnia “Arca Azzurra“ diretta dal regista e drammaturgo Ugo Chiti ( “La provincia di Jimmi” , “Emma, il ridicolo della vita” , “Volta la carta, ecco la casa ” , “Allegretto, per bene ma non troppo ” , “Paesaggio con figure”) Sotto la regia di Chiti inoltre, partecipa al film “La seconda moglie “ con Lazar Ristowsky e Maria Grazia Cucinotta . Dal 1995 al 2008 recita con la compagnia “Pupi e Fresedde”  diretta dal regista Angelo Savelli (“Le novelle della nonna”, “Gianburrasca” ). Diplomata al “corso di formazione professionale per animatori sociali-teatrali in contesti formativi”, (AR8FF069) organizzato nel 1999 dalla Provincia di Arezzo. Sotto la regia di M. Erica Pacileo, debutta in “Yonah” a fianco di Enrico Fink. Opera in qualità di docente e attrice e regista, nella “Libera Accademia del Teatro“, associazione culturale che ha fondato insieme ad altri giovani professionisti aretini e di cui è attualmente presidente. Per la Libera Accademia ha firmato tra le altre, la regia de “L’omino d’oro e gli altri invisibili” di A. Bocconi, la scrittura e la regia di “Pane, favole e nutella” e di “Cuore di ciccia” (dal testo di S. Tamaro). Nel 2005 Docente per l’Accademia Nazionale D’arte Drammatica “Silvio D’Amico” di mimesica e linguaggio del corpo al corso propedeutico di formazione professionale “Il fiore del Teatro”. Ha diretto “corsi di formazione per operatori teatrali” presso la Libera Accademia del Teatro. Come singolo operatore ed in collaborazione con la Libera Accademia del Teatro, ha tenuto e tiene corsi di aggiornamento per insegnanti sulle dinamiche dell’attività teatrale in ambito scolastico, ad Arezzo e provincia. Da oltre trent’anni tiene laboratori teatrali nelle scuole pubbliche di Arezzo e provincia.